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Il bilancio dell’attività di “Territori beni comuni” in Città Metropolitana di Firenze
Conferenza stampa con Enrico Carpini e Lorenzo Falchi mercoledì 10 aprile 2024, alle ore 11.30, nella Sala Stampa Oriana Fallaci di Palazzo Medici Riccardi (via dei Ginori 8).
Mercoledì 10 aprile 2024, alle ore 11.30, nella Sala Stampa Oriana Fallaci di Palazzo Medici Riccardi (via dei Ginori 8), i consiglieri metropolitani del gruppo Territori beni comuni Enrico Carpini e Lorenzo Falchi faranno un bilancio dell’attività condotta durante la legislatura, e saranno presenti anche i consiglieri di diversi Comuni del territorio metropolitano fiorentino.
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Enrico Carpini
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BASTA MORTI SUL LAVORO!!!!
Venerdì 12 aprile alle ore 19:30 alla Casa del Popolo La Panche – Il Campino (via Caccini 13/b) tenteremo di tendere un filo tra le varie tragedie che ogni giorno si verificano sui posti di lavoro.
Ogni anno assistiamo a centinaia di morti, che non sono frutto della casualità ma il risultato diretto di politiche che non mettono al centro la sicurezza sul lavoro e la salute di chi lavoro.
Di questo e molto altro parleremo con:
Emma Marrazzo (madre di Luana d’Orazio)
Dario Furnari (sindacalista USB)
i rappresentanti dell’Assemblea 16 febbraio
Dmitrij Palagi (consigliere comunale di Firenze).
A seguire, cena di autofinanziamento. Prenotazioni a segreteria@palagixfirenze.org e messaggio (WhatsApp, Telegram o SMS) al 320 872 2949.
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Elezioni Amministrative 2024: Figline e Incisa Valdarno
A Figline Incisa cambiare si può! Battere le destre e proporsi alternativi al centro sinistra
Sabato 13 aprile 2024 alle ore 18:30 presso la sala consiliare del Palazzo Municipale di Figline Incisa Valdarno Marco Pompeo, candidato sindaco di Sinistra per l’alternativa, presenta la lista e il programma, basato su un’idea diversa di comunità, con maggiore attenzione ai bisogni delle fasce popolari.
La proposta di governo di Sinistra per l’Alternativa per Figline Incisa si fonda su un nuovo patto nella società, fondato sui principi e i valori della Costituzione Repubblicana, della Resistenza, dell’antifascismo, dell’antirazzismo e della lotta alle mafie. Centrali sono i temi dell’ambientalismo, dell’ecologia, dell’equità e della giustizia sociale, della solidarietà e dell’inclusione, di una sanità pubblica universale, da concretizzarsi nella salvaguardia dell’Ospedale Serristori.
Altrettanto importante è tutelare il lavoro e chi lavora ed impegnarsi sul rispetto della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, lotta alla disoccupazione e alla precarietà, contro la violenza e la discriminazione di genere, sostegno ai redditi e ai diritti sociali, nuove politiche tariffarie e abitative, per un trasporto pubblico locale, di una mobilità sostenibile con una grande attenzione al pendolarismo, alla scuola pubblica , alla difesa dei beni comuni contro gli appalti e le esternalizzazioni per PACE, LAVORO, DEMOCRAZIA!
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Documento del Comitato Politico Federale del 02/04/2024
Il Comitato Politico della Federazione di Firenze riunitosi in data 02/04/2024:
Premesso che:
- La situazione politica nazionale ed internazionale vede un’avanzata continua delle destre, un avvicinamento continuo ad una possibile guerra contro la Russia che coinvolgerebbe le classi popolari di tutti i paesi europei, uno stravolgimento del diritto internazionale e una cieca barbarire ad opera del governo fascistoide d’Israele, una diminuzione continua delle spese sociali a causa dell’incremento esorbitante delle spese militari e l’inarrestabile serie di chiusure e ridimensionamenti del tessuto produttivo presente su tutto il territorio nazionale. Un drammatico peggioramento delle condizioni di vita dei ceti emarginati, un progressivo impoverimento dei lavoratori di fronte alla feroce speculazione dei prezzi, a cui il governo post fascista della Meloni cerca di mettere rimedio restringendo i diritti e la democrazia, con il particolare obiettivo della riscrittura in senso reazionario della Carta Costituzionale.
- Sul territorio della Federazione sono molti i comuni coinvolti nella prossima tornata elettorale e, dove possibile, sono stati portati avanti colloqui e accordi con le altre componenti di Unione Popolare e della Sinistra alternativa al PD, spesso proficui, nel tentativo di costruire quel soggetto capace di aggregare la sinistra di alternativa antiliberista che ormai da 15 anni è diventato l’obbiettivo strategico del nostro Partito, come ribadito tramite documenti congressuali e dispositivi approvati all’interno dei CPN.
- La Federazione ha portato avanti insieme a Potere al Popolo e ai sindacati coinvolti sia la campagna sul Salario Minimo sia la campagna sull’introduzione della legge sull’omicidio sul lavoro.
- La scelta di aderire alla lista “Pace, Terra, Dignità” ha portato ripercussioni sulle varie liste elettorali presenti alla prossima tornata di amministrative
Esprime
- Forte perplessità sull’andamento non coerente rispetto alla linea congressuale di costruzione di un soggetto di sinistra di classe e di alternativa.
- Enormi difficoltà nel coinvolgere nuovi e vecchi compagni in una situazione in cui spesso le decisioni prese non coinvolgono la base del partito: l’utilità delle campagne che spesso portiamo avanti non viene compresa dai nostri militanti sopratutto in vista delle prossime elezioni europee, in cui la lista non viene riconosciuta come parte integrante del nostro percorso politico.
- In riferimento alla scelta di non avere presenti compagni provenienti non tanto dalla nostra federazione ma dall’intero territorio toscano del nostro Partito all’interno della lista della circoscrizione centro delle prossime elezioni europee, una difficoltà concreta nell’organizzare eventi e momenti di confronto e di rilancio del nostro partito non solo per il momento elettorale ma anche per la visibilità e capacità aggregativa che dovremmo avere.
- Imbarazzo rispetto alla scelta di Santoro di definire la lista PTD come una lista non “di sinistra” e come alcuni candidati strizzino l’occhio alle teorie del complotto che non hanno nulla a che vedere con il materialismo storico che dovrebbe essere parte integrante del nostro pensare ed agire collettivo.
- Grande preoccupazione per la tenuta del Partito sia sul lato politico che militante: il numero di iscritti che continua a diminuire e l’impegno sempre più scostante dei compagni e delle compagne ci fanno pensare a un ulteriore sfilacciamento del corpo militante di Rifondazione Comunista.
Dà mandato alla Segreteria Federale
- Di continuare il percorso intrapreso fin’ora sul territorio della federazione di dialogo con le altre componenti di Unione Popolare e tutte le altre realtà che lungo gli anni hanno intrapreso con noi percorsi di costruzione di sinistra di classe e di alternativa, e di tutti quei percorsi presenti sul nostro territorio anche fatti di civismo che coinvolgono militanti e compagni in lotte in cui spesso il nostro partito è protagonista.
- Nonostante le difficoltà, di organizzare al meglio la campagna della raccolta firme per la lista “Pace Terra Dignità” su tutto il territorio della federazione
Intollerabile atto vandalico contro la lista “Sinistra per l’alternativa” di Figline e Incisa Valdarno
La Segreteria e le compagne e i compagni della Federazione Provinciale di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista – SE esprimono la propria solidarietà alla lista “Sinistra per l’Alternativa” ed al Circolo PRC Valdarno Fiorentino, dopo il danneggiamento della bacheca del Partito nel centro di Figline.
Nello spazio erano stati appena esposti un manifesto per la pace e del materiale informativo sulla lista che concorrerà alle prossime elezioni amministrative: la rottura del vetro è, quindi, un chiaro segno di intolleranza, che dovrebbe far allarmare tutti gli schieramenti politici democratici ed antifascisti.
La battaglia delle comuniste e dei comunisti per la pace e la giustizia non arretrerà, ai compagni ed alle compagne all’opera in vista delle elezioni amministrative ed europee, va tutto il sostegno del Partito.
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Elezioni Amministrative 2024: Signa (con calendario iniziative)
Il partito della Rifondazione Comunista, sarà presente alle prossime elezioni comunali di Signa, con il proprio simbolo e la propria lista. Ci presentiamo in alternativa alle Destre e al Partito Democratico, le cui politiche da anni sono simili. Il nostro programma risponderà ai bisogni dei cittadini, per cui sentiamo la necessità di costruirlo dal basso per intuire quali siano i bisogni e le priorità da sviluppare sul nostro territorio.
Useremo le uscite con il gazebo per fare la nostra propaganda in prossimità delle prossime elezioni che si svolgeranno i giorni 8 e 9 Giugno 2024
Calendario delle manifestazioni di propaganda elettorale a Signa.
Sabato 6 aprile dalle ore 9 alle ore 18 in Via dei Macelli
Sabato 20 aprile dalle ore 9 alle ore 18 in Piazza Armido Pollai
Venerdì 26 aprile dalle ore 9 alle ore 18 in Piazza Stazione
Sabato 27 aprile dalle ore 9 alle ore 18 in Piazza Stazione
Domenica 5 maggio dalle ore 9 alle ore 13 in Piazza Sant’Angelo a Lecore
Domenica 12 maggio dalle ore 9 alle ore 13 in Piazza Camillo Cavour
Sabato 25 maggio dalle ore 9 alle ore 18 in Via Guido Rossa – accesso ai giardini pubblici
Sabato 1 giugno dalle ore 9 alle ore 18 in Via dei Macelli
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Lettera dal carcere di Gyorskocsi Utca di ILARIA SALIS ( da Rete Antifascista Italiana)
Rete Italiana Antifascista
@Italiantifa
Dalla sua cella, la numero 615, del carcere ungherese di Gyorskocsi Utca, l’antifascista italiana Ilaria Salis ha scritto una lettera, che qui di seguito trovate integralmente.
Per leggerla servono solo sei minuti, sei minuti ben spesi.
Per leggerla ad alta voce ne servono una decina, di minuti.
Magari in qualche scuola, in qualche circolo, in qualche biblioteca qualcuno, con queste righe, romperà il silenzio su questa silenziata vicenda.
Buona lettura…
«Mi sto abbastanza abituando a stare qui e non credo che sia merito mio, ma che questi posti siano fatti in modo tale che le persone si abituino a starci.
Adesso, quando mi aprono la porta della cella perché devo andare da qualche parte, mi fermo rivolta verso il muro per farmi perquisire, invece di iniziare a gironzolare con molta naturalezza per il corridoio come facevo all’inizio.
Mentre aspetto di ricevere il pacco con le ciabatte, tutti i giorni vado alle docce portandomi sottobraccio il catino del bucato. In questa situazione ci mancano solo funghi e verruche!
Sono anche molto rincuorata dal fatto che i piccioni e tutti gli oggetti inanimati a cui sovente indirizzo i miei monologhi non mi abbiano mai degnato della loro risposta.
Lo scorrere del tempo è davvero strano: le singole giornate sono interminabili, ma i giorni si susseguono rapidamente e mi sembra sempre di essere stata arrestata la settimana scorsa.
Non ho la percezione di essere lontana da Milano da più di un mese. Gli avvenimenti, le persone, i luoghi di fuori li sento vicini e vivi dentro di me.
Forse il fatto che non ricevere notizie dall’esterno e di non avere nessun contatto con il mio mondo mi fa sentire in una specie di bolla sospesa.
E’ un po’ come se per me il tempo si fosse fermato. Non c’è un prima né un dopo ma solo il “dentro” e il “fuori”: sono due mondi assolutamente incompatibili e la mia mente non riesce a collocarli sul medesimo asse temporale.
Quando sei “dentro” il “fuori” cessa di esistere. Entri nella bolla e il mondo esterno si dissolve, entra in stand-by.
Non ho mai un’idea precisa di che ore siano. Non so che ora sia quando ci svegliano, so solo che mi sto già allenando. Al cambio della guardia della mattina c’è già luce, finché c’è l’ora solare. Poi sono ore lunghissime che non passano più, nell’attesa di scendere all’aria.
Dopo il carrello il pomeriggio è interminabile e non succede più nulla. Il cambio della guardia della sera per me segna la fine della giornata. Arrivare fino a quell’ora ogni giorno è estenuante e dopo quell’ultimo rituale, che si svolge quando è già buio, più che addormentarmi, direi che cado svenuta.
Mi accascio sulla branda svuotata di ogni energia senza badare al bagliore pungente del neon. La luce della cella si può accendere o spegnere solo dall’esterno: non so a che orario si compie il rituale di spegnimento delle luci e non rimango mai sveglia abbastanza a lungo da potervi assistere.
Durante l’ultimo weekend del mese si passa all’ora legale e, dato che il mio unico punto di riferimento alla luce solare, a questo punto mi rendo conto che alcuni rituali si svolgono decisamente prima di quanto non pensassi e che forse dovrei rivedere i miei ritmi di vita. Il cambio della guardia della sera adesso avviene poco tempo dopo l’imbrunire, quindi decisamente presto.
Se mi addormento a quell’ora poi è normale che, quando dovrei svegliarmi, sono già nel bel mezzo dell’allenamento. Che casino! Anche le cose semplici qui diventano complicatissime.
Di poche esperienze ho memoria che siano state così complicate. Forse quando a otto anni mi sono trovata, da un giorno all’altro, a frequentare la terza elementare in Inghilterra, senza parlare una parola di inglese e senza conoscere nessuno.
Ecco, anche lì primi mesi erano stati abbastanza abbastanza complicati. Oppure, forse, quando ho imparato a camminare, ma ero troppo piccola per poterlo ricordare. In tutte quelle situazioni non ero mai da sola. Qui invece si si è completamente soli ed è bene non fidarsi di nessuno. E molte molte cose qui dentro sono alquanto strane.
Sotto alcuni aspetti è una situazione d’altri tempi, assolutamente inusuale nella nostra era digitale, nell’epoca della comunicazione e dell’informazione globale.
È insolito non sapere per settimane che ore siano, quando normalmente ti basta un leggero tocco dell’indice e ti appaiono immediatamente i minuti luminosi e colorati.
È strano trascorrere lunghi mesi senza scambiare una sola parola neanche con le persone più care (nemmeno una lettera scritta a mano!), quando fino al giorno prima bastava muovere il pollice sullo schermo del telefonino per comunicare continuamente e contemporaneamente con tante persone diverse.
È inusuale non ricevere nessun tipo di informazione dall’esterno, quando in ogni attimo della nostra vita siamo bombardati da notizie e messaggi provenienti da ogni parte del mondo.
È strano non poter googlare tutto quello che ti viene o non ti viene in mente, ma trovarti a dover riorganizzare le tue conoscenze, il tuo pensiero e la tua memoria nei vecchi schemi gerarchici “ ad albero”, abbandonando le disposizioni orizzontali “a rete” e ringraziando il cielo di essere nata una decina d’anni prima di Google e pertanto di avere un cervello in parte già educato a questo anacronistico modus operandi.
Questa è una bolla davvero strana.
I mesi sono lunghi e accade che la bolla si trasformi in un buco nero che ti risucchia. Prendendo in prestito una metafora che leggerò parecchi mesi dopo in un bellissimo fumetto dedicato alle mie vicende, sono caduta in un pozzo profondissimo.
Le pareti sono scivolose ed ogni volta che faticosamente cerco di compiere un breve passo per risalire appena un pochino, finisco sempre col precipitare più in profondità. A volte mi chiedo se questo pozzo abbia un fondo e se da qualche parte ci sia davvero un’uscita. Immagino di essere un piccolo geco, che nell’oscurità silente riesce a scalare le pareti.
Già, devo scalare le pareti, ma qui purtroppo non ci sono i miei compagni di arrampicata e i legami di fiducia ben stretti sulla corda della “ sicura”.
In montagna ci si assicura l’uno all’altro, in modo tale che, se uno scivola, invece di sfracellarsi al suolo, è bloccato dal contrappeso dell’altro.
E quando davanti a un passaggio un po’ più complicato mi blocco e penso di non farcela, mi strillano che di sicuro ce la farò e di tirarmi su come riesco. Infatti nei momenti più difficili, di fronte ai pericoli più minacciosi, davanti a scenari sconosciuti, bisogna fare affidamento sui propri punti di forza e tentare strategie inedite, laddove le tecniche tradizionali non possono nulla.
Fortunatamente lo sport mi ha insegnato qualcosa in materia di tenacia e di paure.
Le paure, in alcuni contesti in cui è in gioco l’autoconservazione, non sono da fuggire o allontanare ma vanno curate e percepite nitidamente perché potrebbero essere la chiave della tua salvezza.
Quando ti trovi sola con te stessa a raschiare la melma nel fondo del pozzo, quando la paura si fa terrore perché non hai idea di cosa ti stia per succedere, allora scorgi in te stessa risorse che non sapevi ti appartenessero.
Ma qui ciò che davvero ti permette di affrontare a testa alta le privazioni e le umiliazioni quotidiane, di mettere in salvo il ben dell’intelletto (ossia il tesoro più prezioso che esista qui) dalla voracità di quel mostro chiamato follia, è più semplice al tempo stesso più complesso di quanto si possa immaginare.
È la capacità di discernere la schietta sincerità dalla menzogna mistificatrice, la consapevolezza profonda, che dimora in fondo al cuore, di quale sia la parte giusta della storia.
Chiudo gli occhi e lancio lo sguardo oltre le mura di questo cieco carcere: scorgo le vicende di uomini e donne come ricami intessuti su arazzi che raffigurano storie più ampie.
Storie di popoli, di culture, di lingue e di religioni. Storia di sistemi economici, politici e giuridici. Storie di ricchezza e di miseria, di potere, di sopraffazione e di sfruttamento. Storie di guerre e di eserciti. Storie di un mondo in cui ancora si uccidono bambini, in cui alle porte d’Europa risuonano mitraglie che riecheggiano gli scempi del secolo scorso.
Apro gli occhi e mi scorgono rannicchiata sulla grigia coperta, con lo sguardo fisso sulla porta di ferro della cella.
Tutto mi appare semplice e lineare in queste vicende, come in molte altre, non può esserci alcun dubbio su quale sia la parte giusta della storia».
Di William Beccaro
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SINISTRA PROGETTO COMUNE HA UNA SEDE!!
🔥 Sinistra Progetto Comune ha una.. Sede!
🍸 Vi invitiamo domani, sabato 30 marzo alle 18:30, in via Toselli 13/R (angolo via Spontini) per brindare a questo nuovo spazio, che ci ospiterà da qui alle elezioni di giugno.
Sarà uno spazio aperto, di incontro e confronto che faremo vivere con il supporto e l’aiuto di coloro che credono nel nostro progetto per una Firenze più equa, più solidale, più accessibile e sostenibile.
Vi aspettiamo!
FERMATA ED ESPULSA DALLA TURCHIA LA COMPAGNA CAMPOSAMPIERO!
Rifondazione: Anna Camposampiero espulsa dalla Turchia. Alle 11 a Bergamo
Pubblicato il 30 mar 2024
La compagna Anna Camposampiero è stata espulsa dalla Turchia e caricata su un volo per l’Italia. Dovrebbe arrivare all’aeroporto di Bergamo alle 11.
Abbiamo appreso che il regime di Erdogan ha disposto il divieto di ingresso in Turchia nei confronti della nostra compagna.
Non è stato possibile ancora verificare le motivazioni del provvedimento ma di certo ha a che fare con il suo impegno a sostegno dei diritti del popolo curdo e dell’opposizione di sinistra in Turchia.
Ricordiamo che Anna Camposampiero avrebbe dovuto svolgere il ruolo di osservatrice alle elezioni amministrative nelle regioni a maggioranza curda e doveva arrivare a Dyarbakir. La sua espulsione descrive bene il clima di repressione in cui si svolgeranno le elezioni amministrative in Turchia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista