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Elezioni Amministrative 2024: Empoli Candidato a Sindaco Leonardo Masi
RIPORTIAMO COLORE IN CITTÀ
Cambiamo insieme la politica di Empoli
Negli ultimi anni Empoli ha perso i suoi colori.
La città, la sua economia, il suo tessuto sociale si sono a poco a poco spenti a causa di una politica e di un’amministrazione poco lungimiranti e spesso autoreferenziali.
È giunto il momento di cambiare e rimettere i cittadini al centro del progetto di futuro comune.
Noi vogliamo dare a Empoli quella speciale normalità di cui ha bisogno.
Per farlo incominciamo da qui👇🏻
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📅 mercoledì 27 marzo
⏰ ore 21.20
📍 Cinema Teatro Excelsior
Vi aspetto.
Leonardo Masi
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Di vita non si muore – Un documentario su Carlo Giuliani
Giovedì 28 marzo 2024, presso il Teatro della Casa del Popolo ARCI Il Progresso (via Vittorio Emanuele II 135, Firenze) sarà proiettato il documentario “Di vita non si muore” di Claudia Cipriani (2023, 90 minuti).
Ad oltre vent’anni dai fatti del G8 di Genova, sarà l’occasione di un confronto, anche tra generazioni diverse, su avvenimenti storici che hanno cambiato in modo radicale la storia e la sinistra nel nostro paese.
Saranno presenti la regista Claudia Cipriani, di Lorenzo Guadagnucci (giornalista), Dmitrij Palagi (consigliere comunale) e le realtà locali impegnate contro l’ipotesi del G7 del turismo in Toscana.
La proiezione sarà preceduta alle ore 20:00 da un aperitivo di autofinanziamento.
Per prenotazioni segretario@palagixfirenze.it, 3345609025 (meglio un messaggio SMS, WhatsApp o Telegram).
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Elezioni Amministrative 2024: S. Casciano V.P. Candidato Sindaco Jadi Marinai (PRC, PaP)
Il Candidato sindaco Jadi Marinai. Sancascianese classe 1992
Potere al Popolo! e Rifondazione Comunista presentano le lista “Sinistra Progetto Comune per San Casciano”, in continuità con il percorso di coalizione già intrapreso a Firenze delle nostre forze politiche.
La lista é frutto di un lavoro inaugurato lo scorso settembre, che unisce personalità con esperienza di lungo corso sul territorio a nuove forze provenienti dall’attivismo, dal mutualismo e dalla militanza.
Quello che proponiamo è una nuova visione per San Casciano, coraggiosa e d’avanguardia. La nostra volontà è quella di coinvolgere le voci di cittadinanza, associazioni e attività nel governo del territorio, per rivitalizzare il tessuto sociale e riportare la partecipazione pubblica nella dimensione politica e decisionale.
La nostra candidatura nasce in risposta al contesto storico attuale, in cui la volontà popolare è sempre più subordinata a favore di enti di secondo livello e sovrastrutture di potere che limitano fortemente l’autonomia di scelta della cittadinanza. Vogliamo essere presenti nelle istituzioni per agire su questa contraddizione, ormai insita nella gestione pubblica, che presenta falsamente l’interesse di pochi come quello dei più.
Le nostre proposte sono frutto di una valutazione di fattibilità che tiene conto sia degli indirizzi politici e strategici degli enti superiori al comune, sia dei vincoli imposti agli amministratori locali dai parametri nazionali ed europei.
Non per questo, però, vogliamo accontentarci di un’amministrazione che si limita a ratificare decisioni prese a livello superiore, lontano dal territorio e dalla cittadinanza. Bisogna fermare del tutto il consumo di suolo, non solo come promessa elettorale, e porre il nostro comune come punto di riferimento nello sviluppo di un’edilizia sostenibile e di nuove pratiche di coabitazione solidale.
Non vogliamo vedere il nostro paese ridursi definitivamente a un dormitorio, dove quel poco di vita sociale che resta è basato esclusivamente su esercizi commerciali sempre più in difficoltà.
Vogliamo valorizzare i prodotti locali introducendo rassegne dedicate e lavorare sul recupero di varietà nelle colture, oltre che gestire la transizione verso una forma di agricoltura sostenibile. Intendiamo inoltre promuovere e incentivare il lavoro dei piccoli imprenditori e degli esercizi commerciali, intervenendo sul carico di tariffe e imposte, e ideando inoltre una “moneta locale” che premi chi sceglie di spendere i propri soldi all’interno del comune.
Vogliamo riscoprire una vivacità e una pluralità culturale attraverso la riappropriazione degli spazi pubblici, attraverso l’organizzazione di eventi che non siano solamente legati a un ritorno economico.
Immaginiamo, non solo nel capoluogo ma anche in tutte le frazioni, spazi ricreativi per bambini e adolescenti con attrezzature all’aperto. Per questo proponiamo la candidatura di Jadi Marinai alla carica di sindaco di San Casciano in val di Pesa, sostenuto dalla lista “Sinistra Progetto Comune per San Casciano”, alle elezioni amministrative dell’ 8 e 9 giugno 2024.
Il primo incontro aperto al pubblico si terrà presso le Casa del Popolo di Mercatale, in via Sidney Sonnino 64, domenica 24 marzo alle ore 17:30, per discutere delle nostre proposte e degli appuntamenti in vista della raccolta firme a sostegno della candidatura.
Chiunque fosse interessato potrà partecipare alla messa a punto del programma e delle future attività, con l’obiettivo di costruire un’esperienza politica e di governo che non si concluda con l’esito elettorale, ma che sia l’inizio di un percorso lungo tutta la consiliatura e oltre, anche fuori dalle istituzioni.
CHI E’ JADI MARINAI
Classe 1992, laureato in lingue presso l’Università di Firenze e impiegato nel settore della logistica e dei trasporti.IL suo percorso politico nasce dalla volontà di portare ad una ancora più ampia partecipazione politica la comunità sancascianese, per una maggiore connessione fra istituzioni, capoluogo e frazioni, quest’ultime ritenute vere e proprie risorse del nostro territorio ma troppo spesso dimenticate. In una comunità dove è sempre stato forte il concetto di solidarietà, sarà importante rafforzare ulteriormente l’idea di collettività, in contrapposizione al predominio del modello individualistico, spesso facile risposta alla complessità delle dinamiche odierne.
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BASTA MORTI SUL LAVORO! TUTTI IN PIAZZA IL 23 MARZO!
16 febbraio, Firenze. Una trave di cemento armato cede durante i lavori di realizzazione della nuova Esselunga in via Mariti. 5 operai perdono la vita.
Dopo la demolizione dell’ex Panificio Militare, già da anni al centro di diatribe, la nostra città dovrebbe accogliere l’ennesimo centro commerciale, quando se ne possono già contare una quindicina nelle immediate vicinanze.
La nostra città, e in particolare i quartieri di Novoli e Rifredi, vive ormai una realtà fatta di speculazione e guerra concorrenziale fra colossi della grande distribuzione.
Le conseguenze sono evidenti a chiunque viva e frequenti i nostri quartieri: stanno tentando di ridurli a zone dormitorio svuotate di ogni socialità e solidarietà popolare; gli unici rapporti sociali incoraggiati sono quelli mediati dagli interessi commerciali dei potentati economici, che reclamano spazi e guadagni sempre maggiori. Questo rischia di spegnere la capacità dei cittadini di Firenze di mantenere viva la vita collettiva della parte popolare della città.
La solidarietà sociale, la protezione reciproca che deriva dalla condivisione di un territorio, la capacità di prendersi cura dei rapporti che si creano per le nostre strade, la vicinanza alle difficoltà di vita nostre e di chi abbiamo intorno: tutte queste sono caratteristiche storiche dei nostri quartieri!
Da tempo comitati e cittadinanza reclamano una città che sia finalmente a dimensione di chi la vive, ma nonostante questo si è voluto spingere sull’acceleratore, finché non è successo l’irreparabile. E ora non vogliamo più aspettare, non vogliamo più vivere in una città svenduta al profitto di pochissimi, costretti, per accrescerlo, a rischiare le nostre vite. Via Mariti, il cantiere Esselunga e 5 lavoratori morti sono una testimonianza del punto a cui siamo arrivati!
È per questo che proponiamo una raccolta firme, che insieme ad altre iniziative, rigetti la costruzione del centro commerciale di Esselunga in via Mariti; in quel luogo vogliamo un parco, realizzato con soldi pubblici, da intitolare a Luigi Coclite, Mohamed El Ferhane, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri e Taufik Haidar – i cinque lavoratori caduti sotto il peso del profitto.
Invitiamo tutta la cittadinanza a sottoscrivere e far sentire la propria voce e tutta la rabbia che questa strage ci ha lasciato dentro!
Puoi firmare la petizione ai banchini dell’assemblea 16 febbraio che troverai in giro per Rifredi nelle prossime settimane, e anche online:
https://www.change.org/p/facciamoci-un-parco-no-centro-commerciale-in-via-mariti-basta-morti-sul-lavoro?fbclid=IwAR2VFyBFWehMh7YLmX2cSHB3QlNyt7zXGzFaxS8j56P8izljEA4fdshfiQw
Inoltre, sabato 23 marzo saremo presenti alla manifestazione indetta per chiedere la costruzione di un parco al posto del supermercato e per dire basta alle morti sul lavoro. Appuntamento alle ore 15:30 davanti all’Esselunga di via di Novoli (Firenze).
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Dichiarazione del Partito Comunista Palestinese 04/03/2024
Partito Comunista Palestinese | solidnet.org Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
03/04/2024
Continua senza sosta l’escalation dei massacri dell’occupante contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza, insieme alla sua politica di affamamento e assedio. L’ultima atrocità, il massacro di Wheat nel nord di Gaza, ha causato la tragica perdita di oltre 120 vite palestinesi e centinaia di feriti. Nei giorni successivi a questo massacro, l’occupante fascista ha commesso un altro atto atroce, usando le stesse tattiche brutali. Hanno aspettato che folle di persone affamate si radunassero intorno agli autobus, per poi aprire il fuoco su civili indifesi. Tutto questo avviene sotto gli occhi del mondo intero, di fronte alle nazioni arabe, alcune delle quali mantengono relazioni con lo Stato occupante.
Le atrocità in corso a Gaza, segnate da massacri, uccisioni e persecuzione della nostra gente, hanno un chiaro scopo: opprimere e umiliare il nostro popolo, costringendolo a sfollare. Nonostante la condanna internazionale e araba dei mostruosi massacri dell’occupante, la risposta non è sufficiente. Alcune nazioni arabe giocano il ruolo di cospiratori e partner nell’aggressione contro il nostro popolo, come si vede nei regimi del Bahrein e degli Emirati Arabi Uniti. Anche Paesi vicini come la Giordania e l’Egitto, nonostante gli accordi di pace con l’occupante, non sono riusciti a fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Le esibizioni di solidarietà non alleviano la fame e ciò che si richiede alle nazioni arabe, come minimo, è di interrompere le relazioni e cancellare gli accordi con lo Stato occupante. Tuttavia, ciò che osserviamo è l’esatto contrario, con alcune nazioni che esportano senza esitazione verdure e prodotti alimentari all’occupante razzista, giustificando il tutto con accordi con il nemico.
In mezzo a questa brutale guerra contro il nostro popolo, la Russia ha convocato a Mosca una riunione delle fazioni palestinesi per porre fine alla divisione dei palestinesi. Sebbene l’incontro si sia concluso con una modesta dichiarazione firmata da tutte le fazioni partecipanti, ha rivelato i suoi punti deboli. In primo luogo, non ha incluso tutti gli schieramenti dell’arena palestinese, escludendone alcuni, tra cui il Partito Comunista Palestinese, senza fornire motivazioni. In secondo luogo, la dichiarazione dell’incontro di Mosca richiede un lavoro sostanziale, uno sforzo reale e la volontà politica di porre concretamente fine alla divisione palestinese. Pertanto, il nostro partito si aspetta che tutto ciò che è accaduto a Mosca resti inchiostro sulla carta e che tutti i sacrifici fatti e quelli che continuano a fare in Cisgiordania e a Gaza non siano sufficienti per porre fine alla divisione palestinese. Ciò ha incoraggiato e continua a incoraggiare l’occupante fascista e i suoi sostenitori imperialisti a persistere nella loro guerra di sterminio, poiché percepiscono che una delle fazioni palestinesi, senza apprendere dalla storia, punta ancora sull’illusione di un accordo.
In terzo luogo, ciò che il nemico fascista non è riuscito a ottenere con la guerra non dovrebbe essere concesso attraverso i negoziati. Gli immensi sacrifici e le massicce distruzioni subite da Gaza devono essere compensati dalla liberazione di tutti i prigionieri senza eccezioni, dal ritiro delle forze di occupazione da Gaza, dall’accordo sulla ricostruzione, dalla rimozione del blocco e dal flusso continuo di aiuti senza condizioni.
Di fronte a queste sfide che minacciano il nostro popolo e al pericolo per la nostra causa nazionale, il Partito Comunista Palestinese rinnova il suo appello per la formazione di un ampio fronte nazionale che includa tutte le forze palestinesi e i vari movimenti popolari senza eccezioni. Questo sulla base di un programma politico specifico per condurre il nostro popolo fuori dall’impasse palestinese da Oslo a oggi. L’accordo sui meccanismi di lotta e resistenza non deve essere determinato da nessun partito in relazione ai suoi interessi personali e di fazione, lasciandogli carta bianca. La riorganizzazione dell’OLP – Organizzazione per la Liberazione della Palestina – richiede basi nazionali rivoluzionarie in grado di cambiare la realtà che oggi ci vede sconfitti e di guidare una rivoluzione. Deve essere il legittimo e unico rappresentante del popolo arabo palestinese.
Il Partito Comunista Palestinese
Per la PALESTINA: lettera dal Meyer di Firenze
Firenze, 14/03/2024
Poche ore fa siamo venuti a conoscenza della visita della premier Giorgia Meloni ai bambini di Gaza ricoverati presso il nostro ospedale.
La sua visita coincide con la recente pubblicazione, da parte dell’UNRWA, di un grafico che mostra come il numero di bambini uccisi in poco più di 4 mesi a Gaza è superiore al numero dei bambini uccisi in 4 anni di guerre in tutto il mondo messi insieme.
Il bilancio finora è terrificante.
Quasi 13000 bambini sono morti.
Quasi 17000 bambini sono rimasti orfani, abbandonati in uno dei posti più pericolosi al mondo.
Nel frattempo, le condizioni dei bambini ancora in vita si stanno deteriorando velocemente.
Unicef riporta che i casi di diarrea tra i minori di 5 anni sono aumentati del 2000% dal 7 ottobre.
La diarrea acuta e prolungata aggrava gravemente le cattive condizioni di salute e la malnutrizione dei bambini, mettendoli ad alto rischio di morte.
I bambini malnutriti hanno un rischio di morte 11 volte superiore.
Nella striscia di Gaza non si muore solo sotto le bombe.
Non dimentichiamo, inoltre, che i bambini che sopravvivranno alla fame avranno una vita segnata da problemi sanitari come deficit cognitivi e ritardi nella crescita.
Nel contesto di una catastrofe umanitaria che ha visto uccisi circa 340 operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni, a Gennaio 16 paesi hanno deciso di tagliare i fondi a UNRWA, la più grande agenzia umanitaria a Gaza e il principale fornitore di aiuti per i Palestinesi per una perdita di circa 450 milioni di dollari.
L’Italia fa parte di questi 16 paesi.
Questa decisione arriva dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha ordinato un’azione immediata ed efficace per garantire la fornitura di assistenza umanitaria ai civili a Gaza.
Questa decisione implica un forte impatto sull’assistenza salvavita per oltre due milioni di civili, più della metà dei quali sono bambini, che dipendono dagli aiuti dell’UNRWA a Gaza.
Siamo esterrefatti dalla strumentalizzazione che questo governo fa dei piccoli ricoverati e delle loro famiglie mentre lascia consapevolmente morire di fame e di sete il resto della popolazione palestinese ancora in vita.
Un’ipocrisia insopportabile vista anche la posizione internazionale tenuta dall’Italia, completamente aderente a quella di Washington, complice del genocidio dei palestinesi.
Chi protesta per un cessate il fuoco a Gaza viene tacciato di antisemitismo, screditato, criminalizzato e/o manganellato durante manifestazioni pacifiche, come dimostrano recenti fatti nostrani.
L’apice di tutto questo è la presentazione da parte della Lega, di un Ddi che, proprio all’art. 3, vorrebbe garantire il diniego all’autorizzazione di riunioni o manifestazioni che critichino in qualche modo Israele, uno stato sotto indagine per genocidio.
Di fronte a tale incoerenza noi risponderemo continuando ad offrire la migliore assistenza sanitaria possibile a chiunque ne abbia bisogno, bambini e famiglie, senza
discriminazione di alcun tipo.
Un gruppo di operatori sanitari dell’AOU IRCCS Meyer
Il Maggio Musicale e la cultura a Firenze
Venerdì 15 marzo 2024 ore 19:30 presso la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia (si parcheggia e si entra da via Madonna di Pagano, Firenze)
Parliamo di Maggio Musicale e di cultura a Firenze con
- Cristiano Chiarot, già sovrintendente del Maggio Musicale
- Sara Nocentini, già assessora alla Cultura della Regione Toscana
- Simone Siliani, già assessore alla Cultura del Comune di Firenze
- Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Firenze
Cena di autofinanziamento, contributo consigliato 20 euro.
Richiesta la prenotazione: 3345609025 (possibilmente messaggi con SMS, WhatsApp o Telegram) o mail a segreteria@palagixfirenze.it.
Garantita la cena vegetariana e vegana, basta richiederla con la prenotazione.
A fine serata estrazione e distribuzione di grandi premi con pesca, sotto la guida del grande banditore Giulio Pieroni.
Qui l’evento Facebook dell’iniziativa.
Vi invitiamo a partecipare numerose e numerosi e a diffondere la notizia
Apriamo Firenze: costringiamo Alia a condividere gli atti!
ALIA la conoscete? Sapete che si occupa di servizi ambientali, cioè quelli per cui paghiamo la TARI. Sapete anche che è l’azienda che svilupperà il progetto multiutility, finendo per gestire anche acqua e gas? Sapete che chi ci governa vuole quotarla in borsa?
Oggi ancora non abbiamo avuto modo di ottenere il piano industriale. Tutte le volte che chiediamo documenti, ci vengono negati. Perché ALIA (che aveva il Comune di Firenze come socio al 58% e che ad oggi continua ad avere solo soci pubblici) risponde sempre negando le nostre richieste di accesso agli atti.
A novembre volevamo conoscere stipendi e benefit della dirigenza. Di fronte all’ennesimo no, abbiamo deciso di ricorrere al TAR. Abbiamo scelto di farne una questione politica perché riteniamo inaccettabile che chi rappresenta cittadinanza (e utenza) non possa esercitare compiutamente la funzione di controllo, a difesa degli interessi pubblici.
Per poter sostenere le spese del ricorso abbiamo bisogno di voi e vi chiediamo di contribuire, anche con piccole cifre. Come consigliere comunale della lista Sinistra Progetto Comune, mi occuperò della raccolta fondi. Alle logiche del profitto sui nostri bisogni rispondiamo dal basso, con la solidarietà.
Sarà anche l’occasione per parlare di come la politica si rapporta con le bollette che paghiamo ogni mese. Il ricorso è stato presentato nella seconda metà di febbraio e confidiamo che la risposta arrivi entro la fine di aprile.
Le spese si aggirano intorno a 2.500 euro. Se vincendo recupereremo le spese: le doneremo a Medicina Democratica, per le campagne contro i morti sul lavoro.
Per sostenerci nella campagna clicca sul link della pagina di Produzioni dal basso.
Solidarietà con Montanari querelato dal sindaco Nardella
Crediti per l’immagine: Agenzia Contrasto
ll Partito della Rifondazione Comunista della Toscana e il livello provinciale di Firenze esprimono solidarietà a Tomaso Montanari, “colpevole” di aver espresso la sua opinione sulle responsabilità delle giunte fiorentine rispetto al processo di svuotamento della città capoluogo a favore di un turismo di lusso al servizio del profitto di pochi.
Essere una voce libera pare essere una colpa, mentre la politica dovrebbe dare valore alla partecipazione e al confronto.
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