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100.000 luci contro il buio del regime: fiaccolata in occasione della giornata di mobilitazione contro il DDL Sicurezza (Empoli)
La rete territoriale Empolese Valdelsa “No ddl sicurezza”-A Pieno Regime- aderisce alla fiaccolata promossa dalla rete nazionale per impedire che sia approvata in via definitiva la legge del cosiddetto “pacchetto sicurezza”, che è contrario allo spirito e alla lettera della Costituzione.


Sabato 8 febbraio ore 15:00 CORTEO ANTIFASCISTA!
in occasione del Giorno del Ricordo, contro il revisionismo storico e a supporto della mobilitazione contro il DDL Sicurezza.


Dall’amministrazione Palestinese in Gaza: poi veniteci a dire “non lo sapevamo”!
Comunicato stampa emesso dall’ufficio stampa governativo con un aggiornamento sulle principali statistiche del genocidio perpetrato dall’occupazione israeliana nella Striscia di Gaza da 470 giorni:
➢ (470) giorni di genocidio.
➢ (10.100) massacri commessi dall’esercito dell’occupazione israeliana.
➢ (61.182) martiri & dispersi.
➢ (14.222) dispersi (non sono arrivati negli ospedali fino al 18 gennaio 2025)
➢ (46.960) martiri giunti negli ospedali (Ministero della Salute).
➢ (9.268) massacri commessi dall’occupazione israeliana contro famiglie palestinesi (il Ministero della Salute).
➢ (2.092) famiglie palestinesi annientate dall’occupazione, cancellate dal registro civile (l’uccisione di padre, madre e tutti i membri della famiglia). Numero totale di martiri da queste famiglie è di 5.967 (il Ministero della Salute).
➢ (4.889) famiglie palestinesi annientate dall’occupazione, di cui è rimasto solo un membro. Il numero totale di martiri da queste famiglie supera gli 8.980 (il Ministero della Salute).
➢ (17.861) martiri bambini.
➢ (214) bambini neonati nati e uccisi durante il genocidio.
➢ (808) bambini di meno di un anno di vita uccisi durante il genocidio
➢ (44) martiri a causa di malnutrizione, carenza di cibo e politica di fame.
➢ (8) martiri a causa del freddo intenso nelle tende dei rifugiati, tra cui 7 bambini.
➢ (12.316) donne martiri uccise dall’occupazione israeliana.
➢ (1.155) martiri tra il personale medico (il Ministero della Salute)
➢ (94) martiri della protezione civile uccisi dall’occupazione israeliana.
➢ (205) martiri tra i giornalisti uccisi dall’occupazione israeliana.
➢ (736) martiri tra il personale di sicurezza e per l’assistenza umanitaria uccisi dall’occupazione.
➢ (150) crimini di attacco contro il personale di sicurezza e per l’assistenza umanitaria da parte dell’occupazione.
➢ (7) fosse comuni allestite dall’occupazione all’interno degli ospedali.
➢ (520) martiri recuperati dalle 7 fosse comuni all’interno degli ospedali.
➢ (110.725) feriti e infortunati arrivati negli ospedali (il Ministero della Salute).
➢ (15.000) feriti che necessitano di trattamenti a lungo termine (il Ministero della Salute).
➢ (4.500) casi di amputazione, di cui il 18% sono bambini, secondo il Ministero della Salute.
➢ (70%) delle vittime sono bambini e donne.
➢ (400) feriti tra giornalisti e operatori dei media.
➢ (220) centri di accoglienza e rifugio colpiti dall’occupazione israeliana.
➢ (38.495) bambini vivono senza i loro genitori o senza uno dei due.
➢ (13.901) donne hanno perso il marito durante il genocidio.
➢ (3.500) bambini sono a rischio di morte a causa di malnutrizione e carenza di cibo.
➢ (12.700) feriti necessitano di viaggiare all’estero per ricevere cure.
➢ (12.500) malati di cancro sono a rischio di morte e necessitano di cura.
➢ (3.000) malati con diverse patologie necessitano di trattamenti all’estero.
➢ (2.136.026) casi di malattie infettive a causa degli spostamenti forzati (il Ministero della Salute).
➢ (71.338) casi di infezione da epatite virale a causa degli spostamenti (il Ministero della Salute)
➢ (60.000) donne incinte sono a rischio a causa della mancanza di assistenza sanitaria.
➢ (350.000) pazienti con malattie croniche sono a rischio a causa del blocco israeliano che impedisce l’ingresso di farmaci.
➢ (6.600) persone arrestate dall’occupazione nella Striscia di Gaza dall’inizio del genocidio.
➢ (360) casi di arresto tra il personale sanitario (l’occupazione ha giustiziato 3 medici nelle prigioni).
➢ (48) casi di arresto tra i giornalisti i cui nomi sono noti.
➢ (26) casi di arresto tra i membri della protezione civile.
➢ (2.000.000) sfollati nella Striscia di Gaza.
➢ (110.000) tende danneggiate & inutilizzabili per gli sfollati.
➢ (216) sedi governative distrutte dall’occupazione israeliana.
➢ (137) scuole e università distrutte completamente dall’occupazione.
➢ (357) scuole e università parzialmente distrutte dall’occupazione.
➢ (12.800) studenti uccisi dall’occupazione israeliana durante la guerra.
➢ (785.000) studenti privati dell’istruzione dall’occupazione israeliana.
➢ (760) insegnanti e personale educativo uccisi dall’occupazione durante la guerra.
➢ (150) scienziati, accademici, professori universitari e ricercatori giustiziati dall’occupazione.
➢ (823) moschee completamente distrutte dall’occupazione.
➢ (158) moschee gravemente danneggiate dall’occupazione, necessitano di restauri.
➢ (3) chiese colpite e distrutte dall’occupazione.
➢ (19) cimiteri distrutti completamente o parzialmente dall’occupazione, su un totale di (60).
➢ (2.300) corpi trafugati dall’occupazione israeliana dai cimiteri della Striscia di Gaza.
➢ (161.600) abitazioni distrutte completamente dall’occupazione.
➢ (82.000) abitazioni distrutte dall’occupazione, rese inabitabili.
➢ (194.000) abitazioni parzialmente distrutte dall’occupazione.
➢ (100.000) tonnellate di esplosivi lanciati dall’occupazione israeliana sulla Striscia di Gaza.
➢ (34) ospedali bruciati, danneggiati o messi fuori servizio dall’occupazione.
➢ (80) centri sanitari messi fuori servizio dall’occupazione.
➢ (162) strutture sanitarie colpite dall’occupazione.
➢ (136) ambulanze colpite dall’occupazione israeliana.
➢ (206) siti archeologici e storici distrutti dall’occupazione.
➢ (3.680) chilometri di linee elettriche distrutte dall’occupazione.
➢ (2.105) trasformatori elettrici aerei e sotterranei distrutti dall’occupazione israeliana.
➢ (330.000) metri lineari di reti idriche distrutte dall’occupazione.
➢ (655.000) metri lineari di reti fognarie distrutte dall’occupazione.
➢ (2.835.000) metri lineari di strade e vie di comunicazione distrutte dall’occupazione
➢ (42) strutture, stadi e palestre distrutti dall’occupazione.
➢ (717) pozzi d’acqua distrutti dall’occupazione e messi fuori servizio.
➢ (88%) il tasso di distruzione nella Striscia di Gaza.
➢ (+38) miliardi di dollari le perdite dirette iniziali del genocidio.
Tutto ciò, non grida giustizia?

Ordini del Giorno approvati dal XII congresso del Partito della Rifondazione Comunista della Federazione di Firenze.
ORDINE DEL GIORNO PER IL RITIRO DEL DECRETO LEGGE N. 1660 “SICUREZZA”
Il Congresso della Federazione Provinciale di Firenze del Partito della Rifondazione
Comunista condivide le preoccupazioni e lo sdegno espressi da larghi strati della società
italiana dopo che il governo neofascista, per mano dei ministri Nordio, Piantedosi e
Crosetto, ha perfezionato nel ddl “sicurezza” un insieme di norme chiaramente (e diremmo
sfacciatamente) orientato alla repressione dei soggetti che questa maggioranza politica
considera persone marginali e potenzialmente contrarie all‟interesse dei potenti.
Solo per citare alcuni aspetti, l‟introduzione del delitto di rave party, il reinserimento del
pericolo di fuga tra le esigenze cautelari idonee a motivare le misure cautelari per i
minorenni nel famigerato decreto Caivano. Emerge l‟attacco alle grandi città come luoghi
in cui la produzione del valore produce scintille di resistenza e persino di contropotere. Il
blocco stradale diviene un reato e si prevede il divieto di accesso a determinate zone delle
città a determinati “soggetti”. Dall‟altra parte si intende ampliare in modo abnorme lo
spazio di manovra delle “forze dell‟ordine”
Viene introdotto il reato di rivolta all‟interno di un istituto penitenziario. L‟associazione
Antigone ha definito il ddl il più grande e pericoloso attacco alla libertà di protesta nella
storia repubblicana.
In generale, si criminalizzano fasce sociali come gli immigrati “irregolari”, i senza dimora, i
rom, i detenuti, gli attivisti e le organizzazioni che organizzano dissenso.
Il ddl segna, tuttavia, un momento di discontinuità perché sta emergendo pur
faticosamente un fronte unito contro la tattica della destra coagulato da una strategia
costituzionale. Un fronte che va dalla rete dei Negozianti italiani canapa ai collettivi
studenteschi più radicali, dai Giuristi democratici, alle associazioni del volontariato
carcerario, da Articolo 21 ai lavoratori organizzati della ex GKN. Un fronte meticcio che
attraverso la parola d‟ordine del ritiro immediato del ddl ha evidenziato un potenziale
ricompositivo di tutte le vertenze attraverso le quali i soggetti sociali declinano il conflitto
capitale-lavoro, capitale-ambiente, capitale-corpi e libertà-repressione, in quanto nasce da
manifestazioni territoriali e regionali, dagli scioperi, dalle occupazioni di scuole e facoltà,
dall‟astensione dalle udienze dei penalisti.
Il portato di tutte le manifestazioni ha già inciso significativamente: il Capo dello Stato ha
richiesto – a differenza da ciò che non ha fatto col decreto Caivano – la modifica di tutte le
norme più manifestamente incostituzionali. Si tratta di tre gruppi di norme: quelle norme
„anti-borseggiatrici rom‟ che rendono facoltativa la esecuzione della reclusione per le
donne incinta o madri di figli fino a un anno e obbligatoria l‟esecuzione penale per le madri
fino a tre anni, di quella discriminatoria verso il cittadino extraUE per l‟acquisto di una sim
telefonica e di quelle incriminanti la resistenza passiva nei reati di rivolta carceraria e
rivolta in CPR.
La battaglia, tuttavia, non è che all‟inizio dal momento che il movimento non può accettare
nulla che non sia il ritiro di tutto il ddl.
ODG PALESTINA – CONGRESSO PROVINCIALE PRC FIRENZE 19 GENNAIO 2025
Quello che stiamo vivendo è un momento tragico dell’umanità.
La riprese delle guerre in Europa e nel Medio Oriente, le minacce alla integrità nazionale degli stati e alla
sovranità dei popoli, la riproposizione di regimi autoritari nell’America latina, la caccia aperta alle risorse
dell’Africa, l’instabilità del continente asiatico, la minaccia alle libere vie di comunicazione e di rifornimento,
il costituirsi di una vera “internazionale nera” che accoglie tutte le forze reazionarie, guerrafondaie e
filofasciste, l’ascesa alla presidenza Usa delle tendenze più oltranziste dell’apparato industriale-militare
americano minacciano di trascinare l’intero mondo in una catastrofe tale da ricondurci ai tempi del
medioevo. Il rafforzamento della NATO e della carica offensiva, la crescita delle spese militari nei paesi
dell’Occidente a danno dello stato sociale, sono funzionali alla costruzione di un contesto di guerra
permanente, di economia di guerra, di “democrazie” autoritarie.
Questa è la attuale forma sotto cui si presenta il capitalismo del XXI secolo, oligarchico, antidemocratico,
che sbarazzatosi della lotta di classe e schiacciato i popoli, è in costante lotta per conquistare o mantenere
gli spazi di predazione.
In questa situazione il conflitto per la distruzione del popolo palestinese acquista particolare valore
simbolico. Come dice Didier Fassin ” il consenso alla distruzione di Gaza ha creato una immensa frattura
nell’ordine morale del mondo.(…) Questa accettazione alla devastazione di Gaza e del massacro della sua
popolazione, a cui bisogna aggiungere la persecuzione degli abitanti della Cisgiordania, lascerà una traccia
indelebile nella memoria delle società che ne saranno responsabili”. Siamo, infatti, ormai di fronte non
soltanto alla definitiva distruzione del concetto di diritto internazionale, ma, ancora una volta, siamo silenti
di fronte al genocidio di un popolo, come lo furono le classi dirigenti e gli “indifferenti” d’Europa di fronte
allo sterminio del popolo ebraico operato dalle bande nazifasciste.
Quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio, una distruzione di un popolo e della sua cultura, per altro
iniziato più di 77 anni fa. Quando si bombardano gli ospedali e le scuole, si distruggono i cimiteri, si
cancellano i pozzi, si affamano due milioni di persone, si rendono inutilizzabili interi territori coperti di
macerie e quando le vittime civili raggiungono l’80% delle vittime globali della guerra, quale altro concetto è lecito utilizzare?
In questo quadro, la condizione dei prigionieri politici in Israele è particolarmente vergognosa. Arresti
abusivi sono all’ordine del giorno come le detenzioni amministrative senza alcun limite e spiegazione. Per
questo riteniamo che il militante e resistente Marwān Barghūthī, arrestato abusivamente in quanto coperto
dall’immunità parlamentare, e detenuto da 22 anni nelle prigioni israeliane costituisca una figura chiave
capace di restituire credibilità all’autorità palestinese e nel contempo rappresenti pienamente la volontà
indomabile del suo popolo.
Per questo chiediamo al Partito della Rifondazione, di impegnarsi nella campagna per la sua liberazione,
con tutti gli atti possibili, levando così alta la voce a difesa della dignità di tutti gli uomini e donne della
resistenza palestinese.
Marwān Barghūthī, è uno dei detenuti da difendere e da liberare dalle infami galere, come lo è Abdullah
Öcalan, come lo furono Nelson Mandela, come lo furono i nostri compagni Umberto Terracini e Antonio
Gramsci.
LIBERTA PER BARGHUTHI, LIBERTA PER OCALAN, LIBERTA PER IL POPOLO PALESTINE E IL POPOLO CURDO.
Ordine del Giorno sulla MULTIUTILITY
La Federazione provinciale di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista porta avanti,
attraverso la propria attività e quella di tutte le proprie articolazioni locali, la battaglia contro la
cosiddetta Multiutility toscana dei servizi.
L’incorporazione di tutta una serie di società pubbliche del settore dei servizi in ALIA SPA, si
configura in modo inevitabile come un ulteriore passo verso la privatizzazione di fatto e di diritto
della gestione di acqua, rifiuti e non solo.
La mobilitazione portata avanti a livello politico, istituzionale e di movimento ha ottenuto in
questi anni di lotta importanti risultati: la quotazione in borsa della nuova società, che
sembrava inevitabile fino a poco tempo fa, è messa in discussione da alcuni degli stessi
promotori dell’aggregazione e dallo stesso Partito Democratico, che pur si è reso politicamente
responsabile di questa deriva. L’iniziativa di una serie di Sindaci e amministratori locali, alcuni
dei quali eletti anche grazie al sostegno di Rifondazione Comunista, ha contribuito al formarsi
di un fronte contrario all’operazione Multiutility, che si è guadagnato una buona visibilità ed un
ampio sostegno nell’opinione pubblica. Infine, anche l’assetto della futura gestione del servizio
idrico è diventato oggetto di dibattito, con la quota del soggetto gestore da assegnare al privato
contestata da più parti e che sarà quantomeno ridimensionata.
Il XII° Congresso di Rifondazione Comunista della Federazione di Firenze impegna il Partito a
continuare a sostenere la battaglia contro la quotazione in borsa della Multiutility e per
un’eLettiva ripubblicizzazione del servizio idrico, attraverso l’esclusione dei privati dalla futura
gestione e favorendo la costruzione di una società in house, coerentemente con gli indirizzi
espressi dai cittadini e dalle cittadine italiane in occasione del referendum del 2011. Da
mandato pertanto al nuovo Comitato Politico Federale ed alla nuova Segreteria per
intraprendere le necessarie azioni politiche, di concerto con i movimenti e con i rappresentanti
istituzionali del Partito e quelli delle liste sostenute dal Partito.
Congresso Provinciale di Rifondazione Comunista Firenze
18 e 19 gennaio 2025
Ordine del giorno
L’impegno politico e sociale, contraddistinto da tenacia e generosità, di Anna Nocentini è
riconosciuto da tutte le realtà che ha attraversato. Impegno in difesa della salute, dei diritti dei
lavoratori, della parità di genere, in favore degli immigrati e contro la povertà.
In riconoscimento quindi della sua azione condotta con intelligenza, premura e
coinvolgimento proponiamo al Congresso provinciale quanto gi votato all’unanimità dal
Congresso del Circolo Firenze Università, cioè di rinominare lo stesso:
“Circolo Firenze Università – Anna Nocentini”.
Firmatari
Monica Sgherri
Luciano Malavasi
John Gilbert
SOLIDARIETÀ PER LE MANIFESTANTI E I MANIFESTANTI TUTTƏ CHE A BRESCIA HANNO SUBITO UN FERMO
INTIMIDATORIO DI 7 ORE IN QUESTURA, CON TRATTAMENTI LESIVI DELLA DIGNITÀ PERSONALE
Esprimiamo solidarietà per i fatti avvenuti a Brescia lo scorso 13 gennaio, per quanto è
accaduto a 23 attiviste, attivisti e attivistə di Extinction Rebellion, Ultima Generazione e
Palestina Libera.
Queste persone, durante un sit-in pacifico davanti ai cancelli della Leonardo Spa sono state
identificate e tenute in Questura per ben 7 ore. Stavano manifestando, per chiedere allo Stato
italiano e alla società produttrice di armamenti, di interrompere la complicità del genocidio
palestinese e dei crimini di guerra contro l’umanità che si stanno consumando a Gaza.
Si tratta di un’azione che può essere riconosciuta solo come intimidatoria.
Non solo, le donne e le persone femminilizzate sono state costrette a spogliarsi e a fare
flessioni umilianti (squat) per dei controlli.
Alcune persone fermate, poi, sono state denunciate arbitrariamente per “adunanza sediziosa”,
accusandole di “accensioni ed esplosioni pericolose” (per aver acceso fumogeni), o per
imbrattamento (ad esempio, per aver scritto su un muro “Palestina libera”). Ad altre è stato
consegnato un foglio di via.
Quanto accaduto dimostra come il governo attuale, così come con la proposta del DL1660
denominata “Decreto Sicurezza”, intenda aYrontare il dissenso pacifico.
La lesione del diritto a manifestare pacificamente le proprie opinioni non può che trovare la
nostra solidarietà.
Combatteremo con tutte le nostre forze, qualsiasi lesione al diritto democratico.
XII Congresso Rifondazione Comunista Firenze: Palandri confermato segretario.
Dalla neo-eletta Segreteria Provinciale riceviamo la comunicazione finale sul Congresso della Federazione Fiorentina contenente anche la presentazione della segreteria stessa. A tale comunicazione fa seguito, su questa stessa pagina, il Documento Politico finale licenziato, all’unanimità, dal Congresso stesso. Nella “home page” del sito, alla categoria “PROVINCIALE”, troverete i vari OdG approvati dalla stessa assise, inerenti la posizione espressa dal Partito su alcune questione di rilevanza nazionale.
Alla neo-segreteria ed al Segretario Palandri questa redazione porge i migliori auguri di buon lavoro: alla lotta, compagni!!!
Comunicato della Segreteria Provinciale eletta nel XII congresso
Quello del Congresso è un momento importante nelle comunità politiche. Si tirano le fila sui risultati raggiunti, ci si confronta sulle prospettive e ci si prendono impegni per il futuro. Un momento impegnativo ma profondamente democratico.
La Federazione di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista ha concluso i lavori del suo XII Congresso, che si è tenuto il 18 e 19 gennaio 2025 al Circolo ARCI Rinascita di Campi Bisenzio.
La due giorni ha visto partecipare molte realtà (istituzionali, partitiche, sindacali e associative) che hanno accettato l’invito a portare il proprio saluto, a conferma della radicalità sul territorio e dell’attiva militanza sui vari temi.
Oltre sessanta iscritte e iscritti, di cui 49 delegate e delegati dei Circoli di tutta la Provincia, hanno preso parte al Congresso, contribuendo ad un dibattito stimolante, profondo e schietto sulle prospettive e sul lavoro che ci attende e all’elaborazione di un documento politico conclusivo che è stato approvato all’unanimità.
Il Congresso ha inoltre visto la Federazione di Firenze del Partito di Rifondazione Comunista rinnovare le sue cariche: Lorenzo Palandri e Mario Noferini sono stati confermati rispettivamente segretario e tesoriere e Marco Toccafondi è stato eletto Presidente del Comitato Politico Federale. La nuova segreteria provinciale proposta da Palandri è formata da Gabriele Bini, Enrico Carpini, Giancarlo Coccheri, Giada Funghi, Diletta Gasparo e Domenico Stumpo, a cui si aggiunge Lorenzo Sodero in qualità di coordinatore dei Giovani Comuniste/i Firenze.
Documento politico approvato all’unanimità dalla platea congressuale della Federazione di
Firenze del Partito della Rifondazione Comunista – 19 gennaio 2025, Campi Bisenzio
Il Congresso provinciale del Partito della Rifondazione Comunista della Federazione di Firenze
ringrazia le compagne e i compagni che hanno partecipato ai congressi di Circolo e apprezza la
relazione di apertura del Segretario.
Hanno partecipato 174 iscritte e iscritti, con un consenso al documento 1 di 17 vo2 (pari al 10,05%) e al documento 2 di 152 vo2 (pari al 89,95%), con 5 astensioni.
LA GUERRA
Il progetto del Comando NATO a Rovezzano chiarisce quanto i conflitti militari e l’aumento delle
spese militari abbiano un impatto anche locale. Il nostro impegno per la pace deve proseguire nel
sostegno ai movimenti che si muovono per il ripudio della guerra, con l’obiettivo di rafforzare e
favorire le convergenze con le lotte per la giustizia sociale e ambientale.
Il Partito si impegna, quindi:
- A favorire la nascita di percorsi di convergenza e nuovi momenti unitari con tutte le forze del
territorio contro la guerra e la militarizzazione del territorio. - A sostenere il lavoro contro l’ipotesi di Comando NATO né a Firenze né Altrove, all’interno della proposta di uscita dell’Italia dal Patto Atlantico.
- A denunciare che i soldi ci sono, ma vengono spesi in armi e guerra, invece che sul sociale e per i servizi, che invece registrano tagli continui.
- A costruire risposte alla recessione che si annuncia anche per tutto il continente europeo nell’ottica dell’alternativa allo stato di cose presenti.
IL PAESE E IL TERRITORIO
È chiaro che il governo più a destra della recente storia della Repubblica italiana fa aumentare la necessità e la richiesta di unità che viviamo nelle realtà antifasciste di cui facciamo parte. La presenza su campagne unitarie (come quelle contro l’autonomia differenza) è un atto dovuto, che non deve però confondere gli obiettivi specifici con quelli di orizzonte più generale.
Il centrosinistra locale continua a essere subalterno alle politiche neoliberiste degli ultimi Governi: l’esecutivo Meloni su questioni fondamentali è in continuità con quello “tecnico di Draghi”. Alle destre si toglie consenso insistendo su chi si astiene e chi pensa che la sinistra non abbia più valore, come categoria.
Il Partito si impegna quindi: - A sostenere anche a livello nazionale tutti i movimenti che alimentano la conflittualità sociale e
l’espressione di bisogni che non trovano risposte nel sistema istituzionale (come il diritto alla
casa). - A sostenere la convergenza tra lotte ambientali e lotte delle classi lavoratrici, come dimostra la
lotta ex GKN e la risposta all’alluvione della piana fiorentina. Il modello di sviluppo da contrastare è quello che insiste con grandi opere inutili e dannose, come nei casi:
o Dell’ipotesi di un nuovo aeroporto a Peretola, a danno del parco della piana e del polo
scientifico di Sesto Fiorentino dell’Università degli Studi di Firenze;
o Del sistema dell’Alta Velocità che prevede nuovi tunnel e una stazione interrata. - A promuovere e rafforzare le mobilitazioni che evidenziano il clima di populismo penale e
disciplinamento che pervade la quotidianità e il senso comune. - A non lasciare cadere nell’oblio la drammaticità delle stragi di via Mariti e Calenzano, che
ricordano il massacro quotidiano delle classi lavoratrici. - A rilanciare le ragioni dell’antifascismo e dell’antirazzismo, declinando ogni campagna portata
avanti a livello nazionale e da riproporre sui territori. - A promuovere una riflessione sull’overtourism e l’insostenibilità di un modello di sviluppo che
impoverisce Città e borghi, senza distribuire in modo equo le ricchezze che derivano dal profitto di questo settore.
SITUAZIONE LOCALE
Il Partito nella nostra Federazione continua a essere una realtà viva, all’interno della quale si formano compagne e compagni che hanno trovato sempre maggiore spazio all’interno delle istituzioni locali, arrivando anche a governare Comuni battendo le destre e il centrosinistra. A chi attualmente svolge una funzione nelle Giunte, nei Consigli comunali e di Quartiere va il ringraziamento del Partito e l’impegno a essere di supporto per i prossimi anni, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, per rafforzare l’alternativa a destre e PD.
Ogni percorso locale ha una sua specificità e non riteniamo che ci siano modelli da replicare. C’è però una linea politica che ha garantito riconoscibilità in contesti diversi, a seconda delle diverse alleanze riuscite a costruire.
Ringraziamo i partiti che a seconda del contesto hanno voluto dare fiducia a percorsi promossi anche da Rifondazione Comunista e le persone senza tessera che attivamente hanno costruito percorsi plurali e unitari.
Riteniamo fondamentale: - Promuovere una riflessione con le figure elette nei Consigli comunale e aiutare l’esperienza di
Territori Beni Comuni in Città Metropolitana. - Sperimentare nuove modalità di comunicazione interna ed esterna, che favoriscano lo scambio
e il confronto a livello di Federazione. - Dare centralità al lavoro dei Circoli, del Comitato Politico Federale e della Segreteria provinciale, proseguendo il confronto e la discussione registrata durante la fase congressuale.
- Risolvere la situazione economica del Partito, che è debitoria anche a livello locale, per pregressi antecedenti alle ultime Segreterie ma ancora pendenti. Questo senza venire meno alla necessità di contribuire alla difficile situazione nazionale e tutelando le sedi di Borgo San Lorenzo, Empoli e Firenze.
- Garantire la presenza di una lista elettorale alle prossime elezioni regionali alternativa a destre e Partito Democratico, dialogando con tutte le forze con cui abbiamo costruito i percorsi alle
comunali e chi anche dentro il centrosinistra ha chiare difficoltà con la Giunta Giani.
DDL SICUREZZA: DERIVA AUTORITARIA E DIRITTI NEGATI. Due sessioni di lavoro.
FOCUS su libertà d’espressione, diritto alla CASA e diritti dei MIGRANTI
Martedì 21 gennaio- dalle 18.15 al dopocena
Circolo 25 Aprile, via Bronzino 117, Firenze
Due sessioni di lavoro con pausa cena
PROGRAMMA DEI LAVORI
18.15 apertura lavori, Chiara Giunti
18.30: 1a sessione: DIRITTO AL DISSENSO E REPRESSIONE
modera Paolo Solimeno
18.45: Inasprimento delle pene e panpenalismo, relazione di Beniamino Deidda, ex magistrato-
19.10: Manifestazioni, carcere e torture – relazione di Letizia Bertolucci, avvocata –
19.30-19.55 domande dal pubblico e risposte
20.00 PAUSA pizza/pasta SU PRENOTAZIONE* al ristorante della cdp- costo Euro 10.
21.00: 2a sessione: INCONTRO SU EFFETTI DEL DDL SICUREZZA SUI DIRITTI ALLA CASA E DEI MIGRANTI.
modera Sandra Carpi Lapi
21.15: Gli effetti su diritto alla casa –Alessandro Mori e Urbano Rosa, avvocati
- 35: Gli effetti sulle persone migranti – Anna Lisi e Maddalena Scazzariello, avvocate
22-23,45: CONFRONTO CON INTERVENTI, DOMANDE E RISPOSTE
Cena- costo 10 euro, per prenotazione contattare entro domenica 19 gennaio a
Massimiliano: massiand72@gmail.com– whatsapp 339 719 6089
Firenze Città Aperta e Giuristi Democratici Firenze