Testo immagine: “Che sia la pace!”, poster sovietico, 1958/1963
Care compagne e cari compagni,
nonostante la nostra ostilità per le convenzioni proprie dello stato di cose presenti è inevitabile che l’inizio di un nuovo anno porti a volgere il pensiero a quello lasciato alle spalle.
In particolare il 2020 si accompagna a un contesto pandemico il cui superamento è in realtà ancora difficile da immaginare.
La paura è un sentimento che appartiene alla nostra stessa essenza, sarebbe sbagliato volerne fare a meno. Si tratta però di renderla uno stimolo ad agire con maggiore consapevolezza e condivisione, senza lasciarsi sopraffare da chi detiene il potere.
Il sistema capitalista ci inquadra come strumento per le logiche del profitto, quando non direttamente merce: a noi sta, per quanto è possibile, dare il contributo per costruire una futura umanità che costruisca una società socialista, in cui al centro ci sia la dignità delle persone e un modello di sviluppo sostenibile per il nostro pianeta, mettendo al centro la dignità del lavoro, inteso come contributo dato alla collettività, secondo le proprie possibilità.
Rifondazione Comunista arriverà a 30 anni di vita nel 2021. Le cifre tonde aiutano a semplificare alcuni messaggi. Il livello provinciale del Partito è stato un luogo in cui abbiamo costruito insieme numerosi percorsi, in particolare sul piano delle pratiche e sullo stare insieme, accettando i limiti, le critiche e le fragilità. Sapendo che c’è un noi con il quale si può dare una dimensione storica alla propria azione, senza vuoto orgoglio o superbia, ma potendofare ciò che si può per migliorare il mondo in cui viviamo, provando a mettersi in discussione giorno dopo giorno, senza condannarsi alla resa. Abbiamo ospitato diverse edizioni della festa nazionale nel recente passato e visto rinnovato il nostro ruolo sul territorio.
Nella nostra lunga storia tante compagne e compagni hanno scelto strade diverse, altre e altri ci hanno lasciato, mentre alcune persone non possono garantire una presenza costante nella vita del Partito, che però resta uno dei principali strumenti del nostro agire politico, in cui ci ritroviamo a pensare al passato, forse troppo spesso ma che pure è tra i nostri punti di forza, nonostante gli errori, o forse proprio grazie a essi.
Immaginando un 2021 pieno di novità e cambiamenti, fuori e dentro Rifondazione, auguriamoci intensi mesi di lotte, senza ignorare la paura per i rapporti di forza presenti, ma facendo in modo che non ci faccia perdere un solo secondo per il futuro che hanno provato a dirci di non poter nemmeno immaginare.
Lo immagineremo insieme e proveremo a realizzarlo con chi incontreremo lungo la nostra strada, quindi buon inizio 2021, con una nuova veste grafica per il nostro sito.
La Segreteria provinciale PRC Firenze,
1° gennaio 2021