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Comunicati
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Fuga di notizie sulla futura vendetta sionista contro l’Iran?
⚡⚡⚡Panico tra l’intelligence dell’ angolosfera e l’ IDF: trapelato rapporto del Pentagono top secret altamente sensibile sui preparativi di un attacco israeliano contro l’Iran
Il canale Telegram Middle East Spectator ha pubblicato il 18 ottobre dei leak classificati destinati ai Paesi del five eyes che riguardano i preparativi di un attacco su larga scala di Israele in risposta all’ Iran.
➡Tra le altre cose i leaks confermano che Israele possiede testate nucleari.
“Una fonte informata all’interno della comunità di intelligence statunitense ha condiviso con noi un documento di intelligence statunitense “top secret” estremamente sensibile della NGIA, datato 15-16 ottobre, che descrive in dettaglio i preparativi israeliani per un attacco su vasta scala all’interno dell’Iran”, si legge sul canale.
La CNN conferma l’autenticità dei documenti, dopo aver consultato una fonte a conoscenza dei fatti, che ha definito la fuga di notizie “estremamente preoccupante”.
Il rapporto altamente classificato proviene dalla National Geospatial-Intelligence Agency (NGIA), che appartiene al Pentagono.
Secondo i leaks, gli Stati Uniti hanno osservato lo spostamento di missili balistici lanciati da aerei (ALBM) come il “Golden Horizon” (almeno 16) e il “ROCKS” (almeno 40) presso la base aerea di Hatserim dall’8 ottobre. Ciò dimostrerebbe l’intenzione di Israele di sferrare un attacco su larga scala.
Dal 15 al 16 ottobre l’aeronautica militare israeliana ha inoltre gestito diversi ASM (missili aria-superficie) presso le basi aeree di Ramot David e Ramon, il che indica un attacco imminente.
Inoltre, il 15 ottobre l’aeronautica militare israeliana ha condotto un’esercitazione LFE per addestrarsi nel rifornimento in volo e nelle operazioni di ricerca e soccorso in combattimento con un gran numero di velivoli, tra cui almeno tre aerei cisterna KC-707, un aereo AWAC Gulfstream G-550 e forse anche jet da combattimento.
In conclusione di uno dei due documenti viene specificato che non è stata osservata l’intenzione di Israele di utilizzare armi atomiche. Questo passaggio conferma il possesso della dotazione nucleare, che Israele non ha mai ufficializzato.
La CNN si è rifiutata di pubblicare i documenti (le due foto) e specifica che la fuga di notizie “innescherebbe automaticamente un’indagine da parte dell’FBI insieme al Pentagono e alle agenzie di intelligence statunitensi”.
L’FBI ha rifiutato di commentare.
“Se è vero che sono trapelati i piani tattici israeliani per rispondere all’attacco dell’Iran del 1° ottobre, si tratta di una grave violazione”, ha affermato Mick Mulroy, ex vice assistente segretario alla Difesa per il Medio Oriente e funzionario della CIA in pensione.
Mulroy ha aggiunto che “anche il futuro coordinamento tra USA e Israele potrebbe essere messo in discussione. La fiducia è una componente chiave nella relazione e, a seconda di come questa è trapelata, tale fiducia potrebbe essere erosa”.
Successivamente il canale MES ha dichiarato di aver ricevuto i due leaks su un canale più piccolo, da un anonimo dipendente del dipartimento di stato USA.
MES ha dichiarato in due comunicati ufficiali di non aver alcune legame con il presunto whistbloster e di non avere neanche la conferma dell’ autenticità dei documenti.
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Sabato 19: ancora in piazza per fermare i macellai!
A chi fa strage di bambini, a chi disprezza l’Uomo che si trova accanto, a cui ha rubato casa, terra e futuro, a chi ha la sfacciataggine di rivendicare i massacri che compie in nome di deliranti visioni del mondo e del suo divenire, rispondiamo, ALMENO, con una fragorosa e partecipata protesta di piazza.
I criminali sionisti non ci piglieranno per stanchezza!!!!
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STATO PENALE DI POLIZIA!
Ieri sera la camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia.
🔴 Il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di carcere; 🔴 le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni;
🔴 idem per chi protesta contro le grandi opere;
🔴 Anche la “propaganda” delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata “terrorismo della parola”;
🔴carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni;
🔴 Fino a 15 anni per resistenza attiva
🔴 Fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato “anti-Ghandi”)
🔴 Facoltà per forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio.
🔴 Carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno
🔴 Dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l’uso del cellulare, vincolando l’acquisto della SIM al possesso del permesso.
Tutto ciò col silenzio complice delle “opposizioni parlamentari” , le quali al di là di un voto contrario puramente di bandiera non hanno mosso un dito per contrastare realmente le nuove leggi “fascistissime”, peggiorative rispetto allo stesso codice Rocco.
Anzi: su circa 160 parlamentari, al momento del voto a Montecitorio l'”opposizione” ne aveva in aula soltanto 91!!!
Non solo: prima della votazione finale del Ddl, PD e 5 stelle hanno presentato alcuni ordini del giorno (recepiti dal governo) che impegnavano quest’ ultimo ad incrementare la spesa per assumere nuovi agenti di polizia e di guardie penitenziarie : l’ennesima riprova di come, al di la di qualche sfumatura, nella sostanza siano tutti uniti nella direzione di un inasprimento dei dispositivi repressivi, funzionale alla guerra e all’economia di guerra, cioè di fatto all’introduzione di una vera e propria legge marziale!
Ora la parola passa al senato, il quale sicuramente approverà in tempi brevi questa ignobile ed infame legge.
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11 settembre: non solo il golpe in Cile…….
L’11 settembre 2001, ad inaugurare secolo e millennio, ci fu anche l’attacco alle torri gemelle. Non potendoci esimere dal condannare la brutalità di un attacco portato alla popolazione civile statunitense, attacco ideato e concretizzato dai cari, facoltosi e medievali amici dell’allora presidente Bush, i Bin Laden, pur sapendo di sollevare cori sdegnati, non possiamo non ricordare i toni che si diffusero in occidente (vedi prima pagina del Corriere della sera qui sotto riportata): se dovessimo adottare i criteri dalla stampe e della politica italiana, ma non solo, come dovremmo titolare un qualsiasi report su Gaza? Certo che colpire civili ignari non è un’atto “civile” ( ma ce ne sono nelle guerre?). Ma cosa dire, appunto, di Gaza?
Sparare a profughi affamati che vanno alla ricerca di cibo, uccidere bambini, donne e uomini disarmati, rubare nelle loro case, torturare nelle prigioni, aizzare cani feroci contro portatori di handicap ….
Se Bin Laden attaccò la civiltà, ebbene si, c’è proprio riuscito: americani, NATO, servi stupidi europei e sionisti ci dicono che, si, la civiltà è morta.
Pochi esempi: Iraq, un milione di morti, città distrutte; Afghanistan, un paese con elementi di laicità ( negli anni ’80 nella “Loya Girga – parlamento- afgano sedeva addirittura un massone!!!) trasformato in una centrale del salafismo più aggressivo; Israele che si è trasformata da vittima del nazismo a suo miglior interprete.
E finchè l’Occidente non si toglierà di dosso la spocchia suprematista per la quale si autocolloca nell’Olimpo dei belli, buoni e giusti, a prescindere, sarà difficile che questo Pianeta possa sperare in giorni migliori.
Un piccolo ruolo, in questo, lo abbiamo anche noi umili cittadini europei attraverso la presa di coscienza di ciò che il mondo occidentale pretende dal resto del pianeta e nel costruire una politica che imprima una svolta radicale a tutto ciò. Diamoci da fare….
Perché non si fermano i massacri in Ucraina e Gaza? Agli U.S.A. conviene la guerra permanente. ( articolo del compagno Paolo Ferrero)
Perché non si fermano i massacri in Ucraina e Gaza? Agli Usa conviene la guerra permanente.
Da mesi e mesi siamo chiamati a convivere con un massacro quotidiano di migliaia di persone. La situazione più insopportabile è in Palestina dove l’esercito israeliano sta compiendo da mesi un genocidio del popolo palestinese, un orribile massacro dove bambini e ragazzi – che sono la maggioranza della popolazione palestinese a Gaza – muoiono ogni giorno a causa delle bombe e della mancanza di acqua e di cibo. Insopportabile perché le sofferenze che si consumano in questo campo di concentramento a cielo aperto che è diventata Gaza avvengono in mondovisione, sotto gli occhi di tutti e tutte.
Di Auschwitz l’umanità ha saputo dopo: qui lo sappiamo in tempo reale e sappiamo che domani accadranno nuovamente le atrocità che sono accadute oggi. Sappiamo tutto di questa mattanza che solo la falsa coscienza ci può far chiamare guerra: le azioni di decimazione della popolazione palestinese non hanno nulla a che vedere con la guerra ma sono un genocidio finalizzato alla pulizia etnica della striscia di Gaza. A questa situazione inumana a cui partecipiamo con la fornitura di armi al governo israeliano – l’Italia è al terzo posto nella classifica di fornitura delle armi con cui vengono massacrati i palestinesi – si accompagna la nostra compartecipazione al massacro in corso in Donbass. Una guerra che l’Ucraina ha già abbondantemente perso ma che il governo ucraino – supportato dalla Nato – non vuole chiudere con una trattativa. Una guerra che vede centinaia e centinaia di ucraini mandati al macello quotidianamente.
Accanto al genocidio in corso in Palestina e il massacro che non si vuole interrompere in Ucraina, vengono messi i presupposti per vari altri focolai di guerra: in Moldavia, in Georgia, tra Filippine e Cina, tra Taiwan e la Cina e così via. Anche a casa nostra, i governanti parlano di reintrodurre il servizio militare obbligatorio e la presenza di ben pasciuti generali nelle scuole diventa sempre più frequente.
La domanda che dovrebbe sorgere spontanea, in ogni persona dotata di buon senso, è “perché?”. Come mai la Cina 20 anni fa veniva fatta entrare nel WTO e la Russia invitata ala G8 e adesso queste nazioni – e i loro relativi popoli – sono diventati nemici mortali della nostra civiltà? Come mai nei decenni passati, in nome della libera concorrenza e dei benefici per i consumatori sono stati tolti i dazi e la concorrenza su scala mondiale tra i lavoratori è diventata la regola e adesso vengono messi dazi in ogni settore? Addirittura si parla di dazi del 100% sulle auto elettriche cinesi (cioè raddoppiandone i prezzi), mettendo definitivamente in soffitta l’idea di combattere il cambio climatico con la sostituzione di auto a combustione interna con auto elettriche. Perché questo rovesciamento non motivato di posizioni politiche ed economico?
La risposta è tragicamente semplice: perché gli Stati Uniti si sono resi conto che se il mondo fosse rimasto in pace per i prossimi vent’anni, loro avrebbero perso la loro posizione di rendita sul piano economico – vivono con un tenore di vita superiore del 20% a quello che potrebbero unicamente grazie alle ruberie finanziarie ed economiche che fanno a livello mondiale – e avrebbero visto annullarsi il maggior potere che hanno in termini militari. Non sarebbero più la potenza egemone e il mondo diventerebbe multipolare.
Per questo le classi dominanti degli Usa hanno deciso che la guerra sia il modo migliore per difendere i loro interessi e questo stanno facendo con una dedizione degna di miglior causa.
I negazionisti non sono cattivi, ma il prodotto di sistemi didattici che li hanno disegnati così
Questo vuol dire che vedremo in tempi rapidi una guerra atomica dispiegata con la Russia o la Cina? Ovviamente giocando tutti i giorni con i fiammiferi è sempre possibile appiccare un incendio. Quindi noi viviamo nel perenne pericolo che anche solo per incidente avvenga una escalation che porti alla distruzione del mondo. L’incidente nucleare è possibile ma a mio parere non è l’obiettivo delle classi dominanti degli Usa: sanno benissimo che Russia e Cina sono in grado di resistere al “first strike” e quindi di distruggere gli Usa – e quindi la possibilità di vita sulla terra – anche se attaccati per primi.
L’obiettivo delle elites statunitensi non è la “bomba fine di mondo” ma piuttosto instaurare uno stato di guerre locali in tutto il mondo, possibilmente agite per procura in modo che gli ordini siano statunitensi ma i morti siano poveracci dei paesi alleati, come l’Ucraina e – domani – l’Europa. Guerre “decentrate” contro Russia e Cina, che sono i nemici da indebolire e possibilmente mettere in crisi e frantumare in modo da riprendere il dominio unipolare sul mondo stesso. La guerra permanente come strada per riprendere il comando del mondo e poter continuare a comandare e mangiare sulle spalle degli altri: questo il disegno delle elites statunitensi che ha il pieno consenso della Meloni come della Schlein.
Contro questo disegno dobbiamo costruire un movimento di massa nel nostro paese e in tutta Europa.
Solidarietà al compagno Giovanni Barbera vittima di aggressione fascio-sionista a Roma
Comunicato stampa
Aggressione a militante di Rifondazione davanti alla federazione di Roma
Questa mattina a Roma un sostenitore di Israele ha aggredito il nostro compagno Giovanni Barbera e ha infranto la vetrata della nostra federazione di Roma a Piazzale degli Eroi.
L’aggressore stava strappando manifesti di solidarietà con il popolo palestinese quando il compagno Barbera lo ha invitato a smetterla. Per risposta l’aggressore ha tentato di colpirlo con un manganello retrattile e con una bottiglia.
“Per fortuna non mi ha colpito con il manganello retrattile perchè sono indietreggiato nel tentativo di rifugiarmi all’interno della sede. Dopo mi ha colpito con due e tre calci sul pube” racconta Giovanni.
L’aggressore è stato fermato e identificato dai carabinieri.
L’aggressore portava la kippah e si direbbe quindi appartenente alla comunità ebraica. Questo ci amareggia perché ancora una volta si confermerebbe la deriva della comunità ebraica romana. L’identificazione con Israele, anche quando a guidarlo è l’estrema destra di Netanyahu, sta conducendo verso posizioni e comportamenti inaccettabili. Siamo solidali con la causa palestinese proprio per fedeltà ai principi democratici, internazionalisti e antifascisti che ci impongono di contrastare l’ antisemitismo.
Ci aspettiamo che i vertici della comunità ebraica condannino questa aggressione.
Al compagno Barbera, responsabile organizzazione della federazione di Roma e componente del Cpn, la solidarietà di tutto il partito e il ringraziamento per la determinazione con cui ha affrontato questo esaltato. (ma sarà un esaltato? o è l’inizio di un “new normal”? NdR)
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Sostegno al Venezuela e al presidente Maduro nell’affrontare i complotti golpisti imperialisti (comunicato internazionalista del FPLP).
- Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina esprime il suo pieno e di principio sostegno alla Repubblica Bolivariana del Venezuela e al suo compagno presidente Nicolas Maduro nell’affrontare i complotti golpisti guidati dalla destra di orientamento sionista sostenuta dall’imperialismo americano.
- Questi tentativi di colpo di stato arrivano dopo che il presidente Maduro ha guadagnato con successo la fiducia del suo popolo e si è assicurato un terzo mandato presidenziale, contrastando i tentativi della destra di prendere il potere su ordine diretto dell’imperialismo americano e delle lobby sioniste di tutto il mondo.
- L’imperialismo americano ha utilizzato tutte le sue capacità politiche, mediatiche e finanziarie e ha rafforzato l’assedio per sostenere questi complotti golpisti, diffondere il caos in Venezuela e incitare l’opinione pubblica contro il presidente Maduro e il suo governo legittimo.
- La stabilità della sicurezza nazionale venezuelana è considerata stabilità per tutti i paesi sudamericani e rappresenta una vittoria per i valori di libertà, democrazia e dignità, nonché un forte sostegno alla causa palestinese.
- Il Fronte invita i paesi, i governi e le persone libere del mondo sudamericani a stare al fianco del Venezuela per affrontare i complotti americani che non solo prendono di mira il Venezuela ma tutti i paesi sudamericani e il mondo libero.
- Affermiamo che questi tentativi di colpo di stato e sabotaggio guidati dall’America falliranno senza dubbio e saranno distrutti dalla fermezza del popolo venezuelano e dalla resilienza e dal coraggio del presidente Maduro, fedele leader del percorso del defunto Hugo Chavez ed erede del la rivoluzione bolivariana.
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Ufficio stampa centrale
3 agosto 2024