CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE
Lunedì 27 gennaio, come ogni lunedì, si è tenuto il consiglio
comunale, ma diversamente dai precedenti, l’ingresso è stato
vietato da agenti della DIGOS e vigili urbani a quanti si erano
ritrovati sotto Palazzo Vecchio in solidarietà con la resistenza
palestinese e per sollecitare, ancora una volta, la sindaca a
prendere una posizione pubblica contro il genocidio.
Il 3 e 4 febbraio si è tenuto un convegno filosionista, con, tra gli
altri, il console onorario e due ufficiali dell’esercito israeliano.
Una zona della città per 2 giorni è stata posta sotto sequestro
da polizia ed agenti della DIGOS ed è diventata zona rossa,
interdetta a chiunque. Accesso a via de’ Benci vietato ad
abitanti, esercenti, cittadini…
Infine domenica 16 al circolo arci Vie Nuove un incontro, pubblico, di “sinistra per israele” con di nuovo la DIGOS in presenza che, oltre ad imporre l’ingresso
limitato, in modo del tutto arbitrario ha identificato alcuni di coloro che erano andati ad ascoltare quanto veniva detto.
Questa la cronaca. Da parte nostra possiamo dire: i sionisti ed i loro sostenitori si devono abituare a fare le proprie iniziative “sotto scorta”, non può essere diversamente.
Chi è responsabile del genocidio e chi lo sostiene non dovrebbe nemmeno avere agibilità, ma tant’è.
Due parole le dobbiamo spendere a proposito del circolo arci Vie Nuove che, non solo ha dato la sua disponibilità ad ospitare “sinistra per israele” sposandone i punti di vista, ma ha anche permesso che la DIGOS, all’interno del circolo, tenesse un
comportamento arrogante.
18 febbraio 2025.
Firenze per la Palestina