Gassificatore, raddoppio ferroviario, Multiutility sono tre temi centrali nella nostra città. Le forze politiche che al momento sostengono la maggioranza a Empoli (PD e Calenda/Renzi) hanno trattato le varie vicende in modo simile provocando tra la cittadinanza rabbia e malcontento.
Per effettuare due opere, il gassificatore e il raddoppio ferroviario, e portare avanti una scelta politica, la multiutility, cruciali, l’amministrazione ha evitato il più possibile la partecipazione pubblica, adducendo scuse in caso di rimostranze da parte dei cittadini: “c’è il commissario per il raddoppio, non possiamo intervenire”, “la quotazione in borsa salvaguarderà i cittadini”, “ancora non abbiamo deciso di fare il gassificatore”, etc…
La politica dovrebbe essere prima di tutto condivisione, ascolto, farsi carico dei dubbi, delle richieste e del sentimento della popolazione e tramite queste agire cercando di governare il territorio, tracciare le strade future, incidere su tutti gli aspetti del vivere quotidiano. La politica non dovrebbe, al contrario, subire passivamente, o peggio ancora, assecondare le richieste dei “forti”, anche quando mascherate da azienda partecipate e abbandonare i più fragili al loro destino.
Oltre al metodo, ci sarebbe da dire molto anche sul merito. L’attesissimo raddoppio ferroviario, fondamentale per il nostro territorio, viene proposto senza alternative, un unico progetto senza possibilità di replica, elaborato non tenendo conto delle esigenze e dei danni agli abitanti delle frazioni interessate.
Il gassificatore, proposto da Alia e due multinazionali, va nella direzione opposta rispetto ai tentativi di riduzione dei rifiuti e di maggior differenziazione. Necessiterà infatti, secondo i tecnici, di 250.000 tonnellate di rifiuti all’anno e rimarrà operativo per 30 anni, questo non farà che incentivare la produzione e la compravendita di materiali di scarto. Non sarebbe invece più coerente investire i 400 milioni di euro necessari a costruire l’impianto in strutture più piccole volte al recupero della materia e non alla sua trasformazione in gas, mettendo in atto un vero percorso circolare?
La Multiutility è la prosecuzione delle ricette neoliberiste che negli ultimi trent’anni hanno portato alla privatizzazione dei servizi pubblici e quindi alla loro inefficienza, all’aumento dei costi per l’utilizzatore e al peggioramento delle condizioni di lavoro. Altro aspetto critico è la distanza che si andrà a creare tra il gestore (Alia) e le scelte politiche dei proprietari pubblici (sindaci) che avranno sempre minor controllo.
Abbiamo visto a cosa porta la finanziarizzazione: con le speculazioni in borsa in borsa il prezzo del gas è aumentato in modo esponenziale influendo oltre che sulle bollette sul costo della produzione e di conseguenza sui prezzi finali al compratore di molti beni di prima necessità.
Questa è solo un’analisi ridotta a proposito di questi argomenti di cui potremmo parlare per ore ma per stavolta ci fermiamo qui.
Circolo di Rifondazione Comunista – SE Empolese Valdelsa