Riceviamo e Pubblichiamo: da un compagno di Arezzo
Anche quest’anno, come negli ultimi anni, alle manifestazioni del 25 si è presentata la Brigata ebraica. Con la pretesa di accreditarsi come soggetto combattente di pari dignità con le altre BRIGATE partigiane. È necessario conoscere la storia e giudicare. Intanto la Brigata ebraica NON È stata una brigata partigiana. È stato un battaglione regolare dell’esercito britannico che ha agito al servizio della corona britannica e non dell’Italia. Non rispondeva al CLN, tanto per intenderci. Era composto da ebrei palestinesi in prevalenza, e di altra provenienza estera, nessun italiano. Tutti sudditi di sua maestà britannica. Ha agito solo per 50 giorni sul suolo italiano fra febbraio e aprile del ’45. Ha subito perdite di circa 30/50 uomini. Finita la guerra se ne è andata dall’ Italia. Non ha avuto nessun ruolo nel dopoguerra, nel processo politico costituente e repubblicano, come tutti i partiti usciti dalla Resistenza. Nulla a che fare quindi con la LOTTA di RESISTENZA e LIBERAZIONE Partigiana. Ma pretende di sfilare il 25 aprile. Pretende di aggredire, come ha fatto a Roma, i manifestanti con bandiere palestinesi. Anche su questo argomento ANPI dovrebbe chiarire, per non lasciare spazio ad equivoci e strumentalizzazioni.
Gli ebrei della Brigata ebraica, erano sionisti interessati all’ occupazione militare della Palestina. Ed è ciò che hanno fatto appena ripartiti dall’ Europa con la fine della guerra. Hanno servito la corona britannica in cambio della terra palestinese. SIONISTI, NON PARTIGIANI
ANPI ha il dovere di chiarire questo aspetto per non alimentare il FALSO storico