Il Primo Maggio, la Giornata Internazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori, è uno di quei giorni che ci vede impegnati in iniziative sui nostri territori, assieme alle tante realtà con cui condividiamo pezzi di strada. Segnaliamo qui di seguito alcune delle iniziative in Provincia di Firenze che vedranno partecipare le compagne e i compagni dei circoli de Partito della Rifondazione Comunista – Firenze.
Empoli: la Camera del Lavoro di Empoli ha pensato di dare risalto al tema Scuola, Istruzione, Ricerca, chiedendo alla FLC di aprire il corteo insieme agli studenti, rievocando anche la straordinaria manifestazione del 4 marzo scorso. Il corteo partirà alle ore 9:30 da Piazza Don Minzoni per arrivare alle 11:30 in Piazza farinata degli Uberti, dove si terrà il comizio finale.
Calenzano: Alla Casa del Popolo di Calenzano (via Giacomo Puccini, 79) si terrà il pranzo del 1 maggio con menù a 18 euro (10euro minori di 12 anni) con bis di primi (ragù e vegetariano), rosticciana e salsiccia (alternativa vegetariana) e dolce. il pranzo si terrà dalle ore 13.00. Alle ore 16.00 il dibattito sulla precarietà del lavoro con Simone Pinelli (ex cartonificio fiorentino) e Alessandro Baldi (lavoratore interinale), coordinati da Lorenzo Sodero (coordinatore Giovani ComunistƏ Firenze e vice-presidente della Casa del Popolo).
Firenze: A Firenze, nell’ambito del percorso Ogni giorno è il Primo Maggio a cui partecipiamo come Partito della Rifondazione Comunista – SE, saremo in Piazza dell’Isolotto. Il pomeriggio, a partire dalle 15:30, saremo presenti con un nostro banchino, partecipando ad una piazza di interventi, iniziativa e socialità.
Manifestazione contro la guerra e contro l’invio di armi sabato 19 marzo alle 15:00 dall’aeroporto Galileo Galilei
La notizia di quanto avvenuto a Pisa lo scorso sabato 12 marzo non può che destare molta preoccupazione. Il fatto che solo l’attenzione dei lavoratori dell’aeroporto Galileo Galilei abbia permesso di scoprire che il carico in partenza per l’Ucraina non conteneva aiuti umanitari come dichiarato quanto piuttosto materiale bellico destinato ad alimentare il conflitto.
Ringraziamo e esprimiamo tutto il nostro supporto e la nostra solidarietà in primo luogo i lavoratori dell’aeroporto che si sono rifiutati di portare a termine l’operazione e al sindacato USB che ha reso nota la notizia.
L’appoggio quasi totale del Parlamento alle decisioni del Governo in merito al conflitto in Ucraina ci fanno pensare che molte e molti di coloro che oggi sono chiamati a rappresentare le cittadine e i cittadini non abbiano la più pallida idea di cosa affermi l’articolo 11 della Costituzione e del suo significato. L’ipocrisia delle vuote parole di pace di chi poi non esita a schierarsi a fianco dell’industria bellica e decide di fomentare un conflitto che, come tutti gli altri a cui abbiamo assistito negli ultimo decenni, sta causando morte e distruzione, deve essere denunciata con ogni mezzo e in ogni luogo.
Per questo motivo la Segreteria della Federazione di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista – SE appoggia pienamente ed invita le compagne e i compagni, le cittadine e i cittadini a partecipare alla manifestazione indetta per sabato 19 marzo dall’Unione Sindacale di Base (appuntamento alle ore 15:00 davanti all’aeroporto Galileo Galilei).
La Segreteria provinciale Firenze di Rifondazione Comunista – SE
Lorenzo Ballerini, consigliere comunale di Campi a Sinistra
Si è tenuta ieri l’assemblea RLS della Piana Fiorentina, da dove è arrivata la proposta di istituire un tavolo con Asl, Ispettorato del lavoro e istituzioni per tutelare lavoratori e lavoratrici di fronte a una situazione insostenibile sulla sicurezza sul lavoro. Una proposta, quella dei sindacati, di buon senso e condivisibile che accogliamo con entusiasmo e fiducia.
Perché finalmente tenta di squarciare il velo del silenzio sopra una situazione che ormai non è più sostenibile, e, non lo neghiamo, anche perché è una proposta che va esattamente nella stessa direzione dell’idea di un “Assessorato alla buona occupazione” che, come Campi a Sinistra, abbiamo rilanciato a più riprese da oltre tre anni.
Rispetto alle molteplici crisi, alla mancanza di sicurezza, alla tutela della qualità del lavoro, quale ruolo può ricoprire la politica locale? Come può agire e intervenire nel concreto? Davanti all’immobilismo abbiamo appunto proposto l’Assessorato alla buona occupazione, un osservatorio permanente per la qualità dell’occupazione, quindi anche alla sicurezza nei luoghi di lavoro, in grado di garantire in tutto il territorio un’offensiva a difesa della dignità del lavoro e di chi lavora.
Una vera lente di ingrandimento sul mondo del lavoro nel nostro territorio, capace però di intervenire anche in anticipo orientando le politiche pubbliche territoriali a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici e attivando strumenti nuovi di controllo sui territori in maniera diffusa e capillare, quale rete di uffici e servizi per intervenire in maniera vincolante su ogni attività produttiva. Avere sul proprio territorio ogni azienda in regola rispetto al d.81/2008 dovrebbe essere un passaggio obbligato, come necessario dovrebbe essere valutare ogni variante urbanistica, ogni concessione a costruire che viene rilasciata, in una prospettiva temporale più ampia e non solo in termini di aumento dell’occupazione.
Bene, quindi, la proposta del tavolo permanente, bene avviare con urgenza un percorso a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Non c’è più tempo da perdere e la situazione è insostenibile.
Circolo di Rifondazione Comunista – SE “Angiolo Gracci” del Valdarno
Il partito della Rifondazione Comunista – SE ha partecipato oggi al fianco degli operai Bekaert al presidio pubblico davanti ai cancelli della fabbrica (ex Pirelli) di Figline Valdarno, chiusa ormai da tre anni dalla multinazionale belga, con il licenziamento di 318 operai, che ha colpito duramente anche l’indotto del territorio, lasciando un enorme eco-mostro abbandonato alle porte del centro storico di Figline Valdarno.
Il presidio organizzato insieme a alle sezioni locali di PCI e PAP e ai lavoratori Bekaert è stato fortemente voluto dal circolo “Angiolo Gracci” del Valdarno del nostro partito, che in solidarietà politica e umana alle famiglie dei lavoratori coinvolti ha, da molti mesi, rilanciato la questione con comunicati stampa, volantinaggi e confronti con gli operai.
In piazza presenti oltre alle forze politiche il sindacato Fiom che rappresenta la vertenza e che aveva proposto dopo la chiusura della fabbrica la costituzione di una cooperativa di operai per l’autogestione della fabbrica, proposta vilmente respinta dalla Bekaert e dal Governo.
Presente anche il sindacato di base CUB in solidarietà agli operai che ha ribadito la sua disponibilità a sostenere le iniziative sindacali e di lotta politica che saranno messe in campo sua questione.
Come PRC erano presenti anche il Consigliere metropolitano Enrico Carpini che ha dato disponibilità ad approfondire la questione ambientale, il segretario del PRC di Firenze Lorenzo Palandri e il responsabile nazionale per il settore cultura del PRC Dmitrij Palagi, anche in veste di consigliere comunale del gruppo Sinistra Progetto Comune, come la Capogruppo Antonella Bundu, anche presente.
Presente anche una delegazione dei lavoratori GKN che ha voluto testimoniare la vicinanza anche a questa vicenda è ribadire l’importanza della lotta contro le delocalizzazioni e i licenziamenti.
Come PRC continueremo la lotta per rivendicare piena occupazione per il lavoratori licenziati e il recupero sul territorio dei posti di lavoro persi, che deve andare di passo con la eventuale reindustrializzazione, riconversione, bonifica dell’area. Ci batteremo in ogni caso contro ogni possibile speculazione edilizia o commerciale sulla testa della cittadinanza.
Peraltro continueremo la battaglia a livello nazionale contro lo strapotere delle multinazionali e contro le speculazioni dei padroni; per cui è necessaria una legge contro le delocalizzazioni che tuttavia da sola non può bastare, perché serve parallelamente una legge sugli espropri delle aziende che speculano e licenziano e serve anche il controllo pubblico delle filiere industriali, in particolare nei quelle strategiche come l’acciaio.
Del resto le trasformazioni dei sistemi produttivi in termini ecologici e tecnologici comportano anche una diversa concezione del lavoro e della occupazione, per cui è sempre più necessario “lavorare meno per lavorare tutti” attraverso la riduzione dell’orario lavorativo a parità di stipendio; in sostanza quelle 35 ore massimali che sono una rivendicazione storica del nostro partito, con cui abbiamo riempito le piazze di tutta Italia.
Una redistribuzione del lavoro che deve andare di pari passo con la redistribuzione della ricchezza, altra necessaria battaglia che porteremo avanti con determinazione, anche in favore di una legge patrimoniale ormai non più rimandabile.
In tutto ciò continueremo a cercare, dove possibile, la convergenza con le altre forze politiche e sociali della sinistra, per una stagione di lotte in cui lavatrici, lavoratori e cittadini/e devono tornare a essere protagonisti.
Le Segreterie Provinciali di Firenze e di Prato del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea esprimono la propria condanna per il grave episodio di violenza occorso nella serata di ieri davanti alla Dreamland, nell’area del Macrolotto a Prato.
Appena avuta notizia dell’aggressione ai lavoratori in presidio i segretari provinciali di Firenze Palandri e di Prato Bonacchi con una rappresentanza delle proprie Segreterie e con i Consiglieri Comunali di Sinistra Progetto Comune di Firenze (Bundu e Palagi) e di Rifondazione Comunista di Carmignano (Drovandi) si sono recati sul luogo della violenta e criminale aggressione per manifestare solidarietà e vicinanza del nostro Partito, raggiungendo le compagne e i compagni già presenti, insieme alle numerose persone accorse in risposta all’appello del Si Cobas.
Dopo le note vicende della Texprint continuano le azioni di intimidazione da parte dei padroni, che fabbrica dopo fabbrica vedono crollare il muro di silenzio, omertà e rassegnazione che per troppo tempo ha protetto le pratiche di sfruttamento in uso in un gran numero di aziende del territorio pratese e non solo. La presa di posizione netta da parte della politica cittadina e del sindacato confederale di queste ore è fondamentale per fermare questa escalation; adesso però alle condanne della violenza si deve affiancare il riconoscimento dell’esistenza di un sistema di sfruttamento diffuso che va abbattuto, nell’interesse dei lavoratori e del tessuto produttivo stesso.
Rifondazione Comunista si schiera per questo in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici, al loro fianco nelle rivendicazioni per veder riconosciuti i propri diritti.
Non memorizziamo alcun dato senza l'esplicito consenso da parte dell'utente. Qui trovate la nostra Privacy Policy.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.