manifestazione
19 ottobre ore 15:00 in difesa della Sanità Pubblica.
Quella che segue è una lettera scritta a luglio dalla compagna Tatiana Bertini in relazione alla situazione in sanità: la compagna, dipendente USL, è membro del CPN del Partito.
Decreto liste di attesa: Quale futuro per il Sistema Sanitario?
Quanto disposto dal Decreto Liste di attesa recentemente approvato, porta il nostro sistema sanitario verso una ulteriore accelerazione dello sviluppo del privato convenzionato, con il rischio di renderlo sempre più sostitutivo al Sistema Sanitario Pubblico.
Analizzando il decreto infatti vediamo che:
• Si prevede lavoro aggiuntivo per chi ha già un lavoro, non strutturando i servizi nel tempo con personale adeguato. Si risponde infatti all’emergenza di carenza di prestazioni (e di personale) destinando fondi che potrebbero essere utilizzati per strutturare nel tempo un aumento di offerta (con personale adeguato), all’incremento dell’orario di lavoro di professionisti già assunti; con produttività aggiuntiva, gettoni, straordinari vari (attività oltretutto che vengono detassate e che determineranno così un minore introito per il sostegno dello stato sociale, e di conseguenza, della sanità pubblica).
Come garantiremo poi dignità del lavoro e sicurezza delle cure, ricorrendo a continue ore aggiuntive di lavoro? L’addio al tetto di spesa per le assunzioni, previsto per l’anno 2025, avrebbe dovuto essere attuato subito e con risorse adeguate (le risorse ci sono, è volontà politica scegliere dove spenderle), in modo da poter strutturare i servizi e non sprecarle con risposte in grado di affrontare il problema solo dal punto di vista emergenziale.
• L’aumento della possibilità di acquistare i servizi dal privato convenzionato, non fa altro che dirottare ulteriori fondi dal pubblico verso il privato, rendendo il pubblico sempre meno competitivo e con meno possibilità di mirare all’eccellenza, anche con l’acquisto di strumentazioni all’avanguardia. Questa strada renderà il privato sempre più sostitutivo nelle prestazioni del sistema pubblico, con il rischio di poter prevedere in un futuro offerta di prestazioni (senza concorrenza del pubblico), al prezzo che vorrà, con le conseguenze che ben possiamo immaginare. Il privato poi spesso, riesce a fare profitti risparmiando sui diritti dei lavoratori e può attuare, sempre per la logica del profitto, una spinta verso un consumismo sanitario di prestazioni, senza garantire il principio di non spreco, di necessità e di appropriatezza delle stesse. Ricordiamo poi come gli operatori sanitari nel privato vi accedono senza concorso, certificazione delle competenze possedute delle quali il pubblico si avvale.
• Visto che alle regioni non vengono date risorse aggiuntive per abbattere le liste di attesa, il rischio è che queste si vedranno costrette a tagliare altri servizi per poter acquistare ulteriori prestazioni dal privato convenzionato o per pagare attività in straordinario. In questo modo ci troviamo come sempre, a rispondere all’emergenza con manovre di emergenza, che non strutturano alcun servizio stabile, ma rendono il sistema sanitario pubblico sempre più povero e carente.
Il Dlgs 124 del 1998, già prevedeva la possibilità, se l’utente non poteva accedere alla prestazione nei tempi indicati dalla priorità prevista nella richiesta, di vedersi erogare il servizio in intramoenia al solo costo del ticket. Non era meglio iniziare ad applicarlo per prevedere tempi certi di prestazione, invece di dare una ulteriore spinta allo sviluppo della sanità privata? Con tutte le pecche dell’attività erogata in intramoenia (che non rappresenta oggi infatti una libera scelta del cittadino che ha possibilità economica verso la scelta di un professionista, creando comunque divergenze sul diritto alla salute, ma una strada obbligata da percorrere sempre da chi ha possibilità economica, per avere una prestazione vicino al proprio domicilio e in tempi brevi), la stessa comunque aumentava gli introiti delle Aziende Sanitarie Pubbliche.
Le scelte che vediamo in politica sanitaria, stanno rendendo il nostro sistema sanitario pubblico sempre più povero, e se non riusciremo ad attuare una controtendenza, rischiamo di veder annullato del tutto il nostro diritto alla salute!
31Luglio2024
Solidarietà al compagno Sandro Targetti contro le condanne per la “trivelle” a Peretola!
Sulle condanne per le manifestazioni contro le trivelle all’aeroporto: solidarietà a Targetti e agli attivisti condannati
Esprimiamo la nostra solidarietà a Sandro Targetti e agli altri quattro attivisti del movimento contro l’aeroporto che sono stati condannati per aver preso parte alla mobilitazione contro la costruzione delle nuova pista di Peretola.
Sandro Targetti, storico militante del nostro partito, ex consigliere provinciale di Firenze, da sempre si è impegnato, assieme al Partito della Rifondazione Comunista, nella mobilitazione contro l’allargamento e il potenziamento dell’aeroporto. Il processo di primo grado, inerente alle manifestazioni per il blocco delle trivelle del 2017, ha visto gli imputati assolti dai capi di imputazione più pesanti e ha visto riconosciuto il valore morale e sociale delle loro azioni: anche il Pubblico Ministero ha riconosciuto che i manifestanti agivano in difesa dell’ambiente.
L’impegno nel movimento nasce dalla convinzione che il continuare con l’implementazione dello scalo di Peretola non solo porti ingenti danni al territorio e alla popolazione direttamente interessata, ma contribuisca ad un modello di sviluppo che non è più sostenibile per la città.
La difesa del Parco della Piana, le considerazione sull’impatto ambientale dell’infrastruttura, i dubbi sulla realizzabilità della nuova pista, le condizioni di vita delle sorvolate e dei sorvolati, l’idea di invertire la rotta e riuscire a strappare Firenze dalla morsa dell’overtourism: sono molte le ragioni che oramai da anni ci hanno portato a questa posizione di contrarietà.
Ragioni che ci hanno portato a fare del No all’ampliamento dell’aeroporto e alla nuova pista (e del ridimensionamento di Peretola) uno dei punti fermi del nostro programma in vista delle prossime elezioni amministrative di Firenze. La candidatura di Sandro Targetti nella lista Firenze Ambientalista e Solidale dimostra l’impegno della coalizione a sostegno delle ragioni del Movimento contro il nuovo aeroporto.
Segreteria Provinciale di Firenze di Rifondazione Comunista – SE
Circolo della Piana di Rifondazione Comunista – SE
Da Radio Onda Rossa: testimonianza di Saif, rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria.
(da non credere….. (NdR))
Seif Bensouibat cittadino algerino, rifugiato politico in Italia dal 6/12/2013, educatore da anni del liceo francese di Roma Chateaubriand, laico, incensurato e privo di carichi pendenti, scioccato per le immagini provenienti da Gaza, nel gennaio scorso scriveva alcuni post rabbiosi, carichi di risentimento per la potenza coloniale israeliana e nei confronti dei suoi alleati paesi occidentali.
Post pubblicati su un profilo chiuso di instagram.
In conseguenza di tali esternazioni giunte a conoscenza dell’istituto francese e prontamente da questo comunicate alla Digos veniva dapprima sottoposto a perquisizione domiciliare alla ricerca di armi ed esplosivi e a distanza di pochi giorni convocato in Questura e informato dell’avvio a suo carico di una indagine penale e del procedimento di revoca dello status di rifugiato con relativa convocazione innanzi alla Commissione Territoriale per l’1 febbraio.
Licenziato dal liceo francese sempre a causa dei medesimi post, rimane senza soldi e con l’obbligo di dimora. Ieri, 16 maggio, facevano ingresso nella sua abitazione numerosi agenti di polizia per notificargli il provvedimento di revoca dello status di rifugiato e la sua espulsione dal territorio nazionale perché ritenuto persona pericolosa per la sicurezza dello stato italiano. Durante la serata è stato rinchiuso nel CPR di Ponte Galeria. Domani, sabato 18 maggio è prevista l’udienza per la conferma del decreto d’espulsione.
nel primo audio gli aggiornamenti sulla situazione di Seif insieme ad una compagna della Lima, il secondo è una telefonata che Seif stesso ha potuto fare alla radio dando la sua testimonianza.
Domenica 19 maggio alle ore 16 presidio davanti al CPR di Ponte Galeria “Libertà per Seif e per tutte le persone recluse nei centri di espulsione” (si consigliano mezzi propri visto lo sciopero).
Sul sito di Radio Onda Rossa potete ascoltare la telefonata di Saif.
Venerdi 24 maggio 2024 Presidio Antimilitarista alla Leonardo!
MANIFESTAZIONE / PRESIDIO ANTIMILITARISTA
per la conversione produttiva della Leonardo da: fabbrica di armi di morte a fabbrica di beni di vita .
ore 16 via delle officine Galileo
Campi Bisenzio
Il panorama bellico mondiale, con i conflitti in Ucraina, paesi africani, lo sterminio della popolazione civile palestinese, le sedicenti missioni di pace, vede un crescendo di morti e feriti, di distruzione di edifici, infrastrutture, ambienti naturali e agricoli; L’Italia è entrata in guerra, senza dichiararlo; il Governo ed il Parlamento italiani hanno assunto impegni di fornitura di armi e assistenza tecnico-militare a due paesi belligeranti (Ucraina e Israele).
L’industria bellica italiana (Leonardo e affiliate), con il patrocinio del ministero della difesa, ha incrementato produzioni e ricerca di sempre nuovi strumenti di morte.
Lo stato italiano continua ad aumentare il suo investimento nel militare (come da indicazioni NATO) sottraendo risorse ai servizi essenziali (sanità, scuola, trasporto pubblico, enti locali, etc.).
Ad una narrazione ufficiale infiorettata di “grandi successi”, recitata fino alla noia, da ogni trasmissione televisiva, si affianca una “gran cassa” ideologica di militarizzazione della società, con la propaganda delle forze armate direttamente nelle scuole, l’aumento degli effettivi militari e dei loro stipendi
e la volontà del ministero della difesa (sic) italiano di istituire un corpo militare di 40.000 riservisti, giovani donne e uomini, che affianchino all’occorrenza i militari di professione come carne da cannone.
Siamo sempre più succubi di esigenze non nostre, ma pagate con i nostri soldi, come il progetto di nuovo comando operativo NATO per l’Europa Meridionale nella caserma Predieri a Rovezzano (Fi) e le basi militari di Coltano e Camp Derby (Pi) , o interventi diretti con uomini e mezzi, nelle cosiddette missioni di interposizione (Libano) e sicurezza navale (Mar Rosso-Canale di Suez).
PER RIPUDIARE LA GUERRA OCCORRE: RIPUDIARE GLI ESERCITI, TOGLIERE RISORSE PUBBLICHE ALLE FORZE ARMATE ED ALLE FABBRICHE DI MORTE, PROMUOVERE LE SCELTE INDIVIDUALI E COLLETTIVE DI RENITENZA ALLA LEVA, DISERTARE OGNI STRUTTURA MILITARE GERARCHICA, OCCORRE OBIETTARE A RUOLI DI STERMINIO FRA UMANI , DI DISTRUZIONE DI BENI ARTIFICIALI E NATURALI; OCCORRE
VALORIZZARE L’ETICA DI OGNI SOCIETÀ DI CITTADINI PENSANTI E SOLIDALI, COSTRUIRE INIZIATIVE DI BOICOTTAGGIO COMMERCIALE VERSO STATI IN GUERRA.
La manifestazione antimilitarista testimonierà la volontà di iniziare una riflessione sulla conversione produttiva delle fabbriche di armi e di non farsi coinvolgere in guerre volute da stati nazionalisti ad economia capitalista e dalle loro alleanze armate.
Assemblea Antimilitarista Toscana