Per la PALESTINA: lettera dal Meyer di Firenze

Firenze, 14/03/2024
Poche ore fa siamo venuti a conoscenza della visita della premier Giorgia Meloni ai bambini di Gaza ricoverati presso il nostro ospedale.
La sua visita coincide con la recente pubblicazione, da parte dell’UNRWA, di un grafico che mostra come il numero di bambini uccisi in poco più di 4 mesi a Gaza è superiore al numero dei bambini uccisi in 4 anni di guerre in tutto il mondo messi insieme.
Il bilancio finora è terrificante.
Quasi 13000 bambini sono morti.
Quasi 17000 bambini sono rimasti orfani, abbandonati in uno dei posti più pericolosi al mondo.
Nel frattempo, le condizioni dei bambini ancora in vita si stanno deteriorando velocemente.
Unicef riporta che i casi di diarrea tra i minori di 5 anni sono aumentati del 2000% dal 7 ottobre.
La diarrea acuta e prolungata aggrava gravemente le cattive condizioni di salute e la malnutrizione dei bambini, mettendoli ad alto rischio di morte.
I bambini malnutriti hanno un rischio di morte 11 volte superiore.
Nella striscia di Gaza non si muore solo sotto le bombe.
Non dimentichiamo, inoltre, che i bambini che sopravvivranno alla fame avranno una vita segnata da problemi sanitari come deficit cognitivi e ritardi nella crescita.
Nel contesto di una catastrofe umanitaria che ha visto uccisi circa 340 operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni, a Gennaio 16 paesi hanno deciso di tagliare i fondi a UNRWA, la più grande agenzia umanitaria a Gaza e il principale fornitore di aiuti per i Palestinesi per una perdita di circa 450 milioni di dollari.
L’Italia fa parte di questi 16 paesi.
Questa decisione arriva dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha ordinato un’azione immediata ed efficace per garantire la fornitura di assistenza umanitaria ai civili a Gaza.
Questa decisione implica un forte impatto sull’assistenza salvavita per oltre due milioni di civili, più della metà dei quali sono bambini, che dipendono dagli aiuti dell’UNRWA a Gaza.
Siamo esterrefatti dalla strumentalizzazione che questo governo fa dei piccoli ricoverati e delle loro famiglie mentre lascia consapevolmente morire di fame e di sete il resto della popolazione palestinese ancora in vita.
Un’ipocrisia insopportabile vista anche la posizione internazionale tenuta dall’Italia, completamente aderente a quella di Washington, complice del genocidio dei palestinesi.
Chi protesta per un cessate il fuoco a Gaza viene tacciato di antisemitismo, screditato, criminalizzato e/o manganellato durante manifestazioni pacifiche, come dimostrano recenti fatti nostrani.
L’apice di tutto questo è la presentazione da parte della Lega, di un Ddi che, proprio all’art. 3, vorrebbe garantire il diniego all’autorizzazione di riunioni o manifestazioni che critichino in qualche modo Israele, uno stato sotto indagine per genocidio.
Di fronte a tale incoerenza noi risponderemo continuando ad offrire la migliore assistenza sanitaria possibile a chiunque ne abbia bisogno, bambini e famiglie, senza
discriminazione di alcun tipo.
Un gruppo di operatori sanitari dell’AOU IRCCS Meyer

Palestina