Sono passati 51 anni dal golpe fascista in Chile.
Vogliamo ricordare il tragico momento della storia moderna del “cortile di casa” statunitense pubblicando una biografia ( tratta da Wikipedia) del fondatore del Partito comunista del Cile, Luis Emilio Recabarren e pubblicando un canto di Victor Jara ( a sua volta trucidato nello stadio di Santiago del Cile dai golpisti assassini) a lui dedicato. Buona lettura e buon ascolto.
Nato a Valparaíso da una poverissima famiglia di origine basca[1], lavorò come operaio tipografico fin da giovane età e si dedicò all’attività politica fondando nella propria città natale, il porto di Valparaíso, varie organizzazioni e giornali che esortavano alla solidarietà all’interno della classe operaia. Assunta la direzione del quotidiano El Trabajo (Il Lavoro), fu imprigionato per 8 mesi a seguito della pubblicazione di duri articoli che criticavano le condizioni dei lavoratori nel nord del Paese. Nel 1905 si trasferì nel porto settentrionale di Antofagasta, dove pubblicò il periodico La Vanguardia (L’Avanguardia).
Fu eletto deputato per il Partito Democratico nel 1906, ma non poté assumere l’incarico perché, essendo agnostico, rifiutò di giurare sulla Bibbia. Ebbe poi nuovamente problemi con la giustizia per le sue pubblicazioni ferocemente critiche nei confronti del governo cileno, e dovette lasciare il Paese stabilendosi in Argentina. Qui entrò a far parte del Partito Socialista. Nel 1908 si recò in Europa (visitando Spagna, Francia e Belgio) e tornò in Cile a fine anno.
Rientrato nel Paese, fu condannato nuovamente al carcere. Tornò in libertà nell’agosto del 1909. Nel 1911 si stabilì a Iquique. Molto deluso del proprio partito, fu in questa città che fondò nel 1912, insieme a una trentina di operai, il Partito Operaio Socialista (POS).
Nel 1915 fu candidato a deputato ad Antofagasta ma fu sconfitto a seguito di brogli. Si trasferì allora a Valparaíso e vi rimase fino all’inizio del 1916, quando viaggiò lungo il Cile in direzione sud, giungendo fino a Punta Arenas. Nel 1918 tornò in Argentina e partecipò alla fondazione del Partito Comunista Argentino, entrando a far parte della sua prima Direzione Nazionale.
Al rientro in Cile, partecipò al III Congresso del POS, nel quale fu avviata la strada per l’ingresso nella Terza Internazionale e per la trasformazione in Partito Comunista del Cile. Fu candidato alla Presidenza della Repubblica nel 1920. Al momento delle elezioni, che videro il successo di Arturo Alessandri Palma, Recabarren era nuovamente in carcere. Nel 1921, ad ogni modo, fu rieletto deputato ad Antofagasta.
Impressionato dalla Rivoluzione Russa, dopo il Congresso del Partito di gennaio del 1922 che sancì ufficialmente la trasformazione del POS in Partito Comunista del Cile, Recabarren si recò in Unione Sovietica per partecipare al Congresso dell’Internazionale Comunista. Tornò in Cile nel febbraio del 1923. Nel 1924 non volle ricandidarsi alle elezioni, e il 19 dicembre dello stesso anno si tolse la vita, apparentemente a causa di una depressione provocata sia da problemi personali che politici.
A seguire “Luis Emilio Recabarren” di Victor Jara: https://youtu.be/9vPH2ysWDwI