C’è grossa crisi Tre giorni di (in)formazione a cura di Sinistra Progetto Comune
Il tema HOT della multiutiliy e il controllo pubblico, quello della costruzione di un bilancio partecipativo e dei suoi benefici, l’urbanistica e il bilancio di genere ma anche i fondi europei e il rapporto tra politica e amministrazione.
Sono alcuni dei temi che affronteremo dall’1 al 3 novembre all’Ostello del Bigallo in una tre giorni che vuole essere un momento per approfondire strumenti utili per rappresentanti nelle istituzioni e militanti ma anche l’occasione per stare insieme e confrontarsi in tranquillità, prendendoci il nostro tempo.
La scuola di formazione è completamente autofinanziata: la quota di partecipazione a tutti i tre giorni, pernottamento e pasti inclusi, è di 150€.
Vi invitiamo a partecipare numerose/i e a spargere la voce!
L’Amministratore Delegato Irace si dimette dalle cariche in Estra, intanto il TAR certifica che la società non è più sottoposta al controllo delle amministrazioni.
A quasi due anni dalla sua nascita, l’operazione Multiutility si sta rivelando sempre di più un pasticcio, l’ennesimo, targato Partito Democratico toscano.
Il progetto era quello di creare una grande “holding” di società pubbliche di erogazione dei servizi, renderla appetibile ai privati e poi lanciarla in borsa con l’obiettivo di reperire i capitali necessari per gli investimenti. Insomma: mescolare società che gestiscono servizi a rilevanza economica, servizi pubblici in monopolio e infrastrutture strategiche, per dare tutto in pasto al mercato.
Glielo avevamo detto che il controllo delle amministrazioni, in particolare quelle più piccole come quelle del Mugello, e di conseguenza quello democratico, sarebbe venuto meno; e infatti, oltre all’indirizzo politico che verrà stabilito non dalle amministrazioni, ma dal consiglio di amministrazione, una recente sentenza del TAR certifica come anche i consiglieri comunali (nella fattispecie il nostro Dmitrij Palagi, consigliere di Firenze, il socio di maggioranza relativa) non possano neanche accedere agli atti interni della società, non essendo più sottoposta al loro controllo.
Glielo avevamo detto che la quotazione in borsa era sbagliata e pericolosa; e infatti sempre più amministrazioni non vedono più di buon occhio questo passaggio, che nei nostri consigli comunali, con rare eccezioni, fu definito essenziale.
Glielo avevamo detto che l’interesse pubblico non poteva andare di pari passo con quello di una grande società di capitali, ma non ci hanno mai ascoltato.
Adesso non ci possiamo accontentare di una mezza marcia indietro sulla quotazione in borsa, come vorrebbe qualcuno per salvare la faccia a chi ha ideato questa operazione, pretendiamo che si faccia chiarezza e che si imbocchino le strade più opportune a tutelare l’erogazione pubblica dei servizi, in particolare del servizio idrico.
Chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità.
Rifondazione Comunista chiede che le amministrazioni mugellane si facciano interpreti di questa richiesta di chiarezza e promuoverà, il prima possibile, specifiche iniziative in tal senso nei vari consigli comunali.
Gassificatore, raddoppio ferroviario, Multiutility sono tre temi centrali nella nostra città. Le forze politiche che al momento sostengono la maggioranza a Empoli (PD e Calenda/Renzi) hanno trattato le varie vicende in modo simile provocando tra la cittadinanza rabbia e malcontento.
Per effettuare due opere, il gassificatore e il raddoppio ferroviario, e portare avanti una scelta politica, la multiutility, cruciali, l’amministrazione ha evitato il più possibile la partecipazione pubblica, adducendo scuse in caso di rimostranze da parte dei cittadini: “c’è il commissario per il raddoppio, non possiamo intervenire”, “la quotazione in borsa salvaguarderà i cittadini”, “ancora non abbiamo deciso di fare il gassificatore”, etc…
La politica dovrebbe essere prima di tutto condivisione, ascolto, farsi carico dei dubbi, delle richieste e del sentimento della popolazione e tramite queste agire cercando di governare il territorio, tracciare le strade future, incidere su tutti gli aspetti del vivere quotidiano. La politica non dovrebbe, al contrario, subire passivamente, o peggio ancora, assecondare le richieste dei “forti”, anche quando mascherate da azienda partecipate e abbandonare i più fragili al loro destino.
Oltre al metodo, ci sarebbe da dire molto anche sul merito. L’attesissimo raddoppio ferroviario, fondamentale per il nostro territorio, viene proposto senza alternative, un unico progetto senza possibilità di replica, elaborato non tenendo conto delle esigenze e dei danni agli abitanti delle frazioni interessate. Il gassificatore, proposto da Alia e due multinazionali, va nella direzione opposta rispetto ai tentativi di riduzione dei rifiuti e di maggior differenziazione. Necessiterà infatti, secondo i tecnici, di 250.000 tonnellate di rifiuti all’anno e rimarrà operativo per 30 anni, questo non farà che incentivare la produzione e la compravendita di materiali di scarto. Non sarebbe invece più coerente investire i 400 milioni di euro necessari a costruire l’impianto in strutture più piccole volte al recupero della materia e non alla sua trasformazione in gas, mettendo in atto un vero percorso circolare? La Multiutility è la prosecuzione delle ricette neoliberiste che negli ultimi trent’anni hanno portato alla privatizzazione dei servizi pubblici e quindi alla loro inefficienza, all’aumento dei costi per l’utilizzatore e al peggioramento delle condizioni di lavoro. Altro aspetto critico è la distanza che si andrà a creare tra il gestore (Alia) e le scelte politiche dei proprietari pubblici (sindaci) che avranno sempre minor controllo. Abbiamo visto a cosa porta la finanziarizzazione: con le speculazioni in borsa in borsa il prezzo del gas è aumentato in modo esponenziale influendo oltre che sulle bollette sul costo della produzione e di conseguenza sui prezzi finali al compratore di molti beni di prima necessità.
Questa è solo un’analisi ridotta a proposito di questi argomenti di cui potremmo parlare per ore ma per stavolta ci fermiamo qui.
Circolo di Rifondazione Comunista – SE Empolese Valdelsa
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